sabato 26 agosto 2006

Cellule staminali clonate da un bovino

Non soltanto topi. Per la prima volta sono state ottenute cellule staminali dall’embrione clonato di un grande mammifero complesso. In questo caso, un bovino.
La ricerca, italiana, è stata coordinata da Giovanna Lazzari, del Laboratorio di Tecnologie della Riproduzione di Cremona, e condotta in collaborazione con Cesare Galli, il ricercatore che ha clonato il toro Galileo e il cavallo Prometea.
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Nella nuova ricerca, gli specialisti hanno estratto le cellule staminali dalla struttura chiamata cresta neurale che, nell’embrione, è destinata a formare il sistema nervoso e le cui cellule possono dare origine a quelle della cartilagine, delle ossa della faccia e del cranio, della muscolatura liscia dei vasi, delle aree pigmentate della cute e di alcune parti del cuore, nonché a quelle del sistema nervoso periferico.
Il nostro studio - osserva Giovanna Lazzari - rafforza il concetto che gli embrioni clonati sono di fatto una preziosa e utile fonte di cellule staminali e restituisce credibilità e fiducia a questo tipo di ricerca dopo la terribile vicenda coreana. Ed è importante anche perché rappresenta un modello di sviluppo precoce del sistema nervoso in embrioni di mammifero, sia clonati che da fecondazione.
Medicina. Prime staminali dal clone di un grande mammifero. Ricerca italiana apre la strada a nuove terapie, RAI News, 25 agosto 2006.
Qui l’abstract dell’articolo pubblicato su Stem Cells: Direct derivation of neural rosettes from cloned bovine blastocysts: a model of early neurulation events and neural crest specification in vitro, 24 agosto 2006.

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