Un articolo su Ynetnews (David Regev, «Soldiers want to freeze sperm before entering Lebanon», 8 agosto 2006), ci informa della richiesta di alcuni soldati delle forze armate israeliane, che vorrebbero congelare il proprio seme prima di entrare in combattimento in Libano. Di questo desiderio si è fatto carico Irit Rosenblum, presidente dell’associazione Mishpacha Chadasha (Nuova Famiglia), che sta perorando un disegno di legge per istituire una banca del seme, che consentirebbe appunto ai soldati di lasciare il proprio sperma per fecondare le compagne in caso di morte, o altrimenti per fecondare una donna a loro estranea (che verrebbe comunque a conoscere l’identità del donatore defunto). «Se lo Stato mette in pericolo le vite delle persone, non ha poi il diritto di impedire loro di avere una discendenza», dichiara Rosenblum.
giovedì 10 agosto 2006
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