martedì 8 agosto 2006

Dopo la dichiarazione di Ciocchetti (Udc) quella di Ronchi (An)

La polemica riguarda sempre la rimozione di Cognetti, e contro la decisione di Livia Turco si scaglia anche il portavoce di An («Irresponsabile rimuovere Cognetti dal Regina Elena», Il Giornale, 6 agosto 2006).

«A Cognetti porto la solidarietà del presidente Gianfranco Fini e di tutto il partito – ha detto Ronchi – la rimozione dell’illustre oncologo, criticata anche e soprattutto da esponenti del centrosinistra dimostra che il ministro non ha a cuore la salute degli italiani, ma pensa solo a logiche di lottizzazione». La scelta di sostituire Cognetti rientra nello spoil system deciso dal governo negli enti pubblici. Il portavoce di An ha anche chiesto ufficialmente al presidente del Consiglio Romano Prodi, di far «dimettere il ministro del suo governo che con queste ed altre scelte fatte nelle ultime ore – ha concluso – si dimostra irresponsabile a danno dei cittadini più bisognosi».
Ma nessuno si prende la briga almeno di chiedersi e di informarsi riguardo al sostituto? Perché se fosse all’altezza di Cognetti non starebbe proprio in piedi l’accusa di disinteresse verso la salute degli italiani, giusto? Sembra che la condanna della sostituzione risieda essenzialmente nel fatto che sia stata Livia Turco a imporla (Turco non ci sembra particolarmente coraggiosa né rivoluzionaria, come non sembra più incline di altri alle logiche di lottizzazione, che se si prendono di mira dovrebbero essere demolite tout court e non solo quando si sospettano presenti nei propri nemici di bottega). Aspettiamo ulteriori apologie (di Cognetti) e accuse (per Turco).
A proposito del sostituto, chi avesse voglia di rimediare all’ignoranza: Paola Muti.

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