martedì 29 agosto 2006

Verso lo scontro frontale?

Un articolo sul Guardian di ieri (John Hooper, «Pope prepares to embrace theory of intelligent design», 28 agosto 2006) ha gettato lo scompiglio nelle redazioni dei giornali e nella blogosfera: il Papa, in occasione dell’incontro annuale con i suoi ex allievi universitari che si terrà questa settimana a Castel Gandolfo, si appresterebbe a schierare la Chiesa a fianco della dottrina del Disegno Intelligente (DI), secondo la quale la complessità del mondo vivente si spiegherebbe solo con l’intervento di un progettista razionale sovrumano, e non con il caso e la necessità della teoria evoluzionistica neo-darwiniana.
A dire il vero l’articolo del giornale inglese non riporta fatti nuovi, ma si limita a parlare di «growing signs», tra i quali elenca l’allontanamento dalla direzione della Specola Vaticana di George Coyne, difensore della Teoria dell’Evoluzione, le dichiarazioni pubbliche del Cardinale Schönborn (nella foto in alto), aperto sostenitore del DI, e di un certo Dominique Tassot, che definisce «A prominent anti-evolutionist and Roman Catholic scientist», ma che in realtà è un ingegnere minerario fondamentalista che dirige un centro di ricerca sul creazionismo. È quindi legittima una certa prudenza nel considerare la notizia, vista anche la drammaticità di una decisione di questa portata, che porterebbe la Chiesa a uno scontro frontale con il mondo scientifico dal quale uscirebbe prevedibilmente con danni gravissimi. Una bolla di sapone, dunque, o al massimo un ballon d’essai? È sperabile che sia così, anche se non si può escludere che la tradizionale prudenza vaticana sia stata fuorviata da una lettura troppo ottimistica dei progressi del DI, facendo propri gli schemi di certa pubblicistica ‘amica’ (che non è precisamente nota per la sua consistenza intellettuale...).
Concludo con un commento fulminante di blog.bioethics.net, che con un’allusione ironica ad altre, recenti notizie osserva:

The word on the street is that the Pope is about to go from casual affection to an outright embrace of intelligent design.
Shortly thereafter, if ID follows the stem cell pattern these days, a group of defunded paleontologists will form a company and write an article in Nature in which they defend really intelligent evolution, hoping to please the pope.

2 commenti:

Ivo Silvestro ha detto...

Credo che Ratzinger sia troppo furbo per abbracciare apertamente l'ID, pur non nascondendo le simpatie per questa teoria (o dottrina, come la chiamate voi).

Per il resto, si può solo sottolineare il cambio di impostazione degli ultimi anni.
Dieci anni fa ci si aspettava le scuse per l'uccisione di Giordano Bruno, e l'allora cardinal Martini aveva anche fatto dichiarazioni in proposito, se non sbaglio. Adesso mi aspetto che si dica che Galileo si sbagliava…

Anonimo ha detto...

speriamo vah, così ci sarà lo sputtanamento finale...credo...spero!