sabato 17 novembre 2007

Divorzio express alla Mantovano

Alfredo Mantovano (AN) è un uomo tutto d’un pezzo. E non sopporta che la Famiglia non sia rispettata. Ordine e disciplina sono il sintomo di una buona economia domestica. Per non parlare degli attacchi al Valore della vita (perpetrati dal tentativo di fare una legge sul testamento biologico; che farne degli omosessuali non è chiaro – ma procediamo per ordine e riportando le sue parole).
Commentando il divorcio exprés Mantovano attacca così (Mantovano (An): è merito del centro-destra se non c’è testamento biologico, Vivere & Morire, 16 novembre):

I dati spagnoli sul ‘divorzio express’ sono l’emblema dello zapaterismo.
Quando, con riferimento ai temi che interessano la famiglia e i diritti dei figli, si parla di ‘zapaterismo’, per identificare una deriva di dissoluzione e di spappolamento, c’è chi fa il sorrisetto, quasi a sottolineare una esagerazione. Poi vengono fuori dati come quelli del ‘divorzio express’ (dal 2005 al 2006 in Spagna + 330% rotture dei matrimoni, grazie a una legge introdotta da Zapatero) e si constata che le critiche sono squilibrate per difetto, non per eccesso.
Se ciò non si è ancora verificato in Italia, nonostante gli sforzi della Sinistra di introdurre i dico, il testamento biologico e le norme sull’omofobia non è stato frutto del caso: è perché larga parte del Centrodestra si è opposta dentro e fuori le sedi parlamentari. Se a qualcuno venissero dubbi sull’opportunità di questa resistenza, il film di ciò che accade a Madrid è lì, pronto a dissolverli.
330%? Accidenti, Zapatero è proprio un rovinafamiglie. Se è già molto discutibile la connessione causale (e di colpa) tra introdurre una legge liberale (o meglio, una legge che facilita la procedura per il divorzio senza obbligare i coniugi ad attendere un periodo di separazione) e scassare le famiglie (che non erano aggiustate prima, erano soltanto unite ancora da una legge paternalistica e ipocrita), quando ci si sofferma sulle percentuali del presunto incremento si scoprono molti aspetti interessanti di Mantovano.

Vai a cercare qualche conferma e ti imbatti in una prima apparente conferma: Explosivo incremento del divorcio en España por ley anti-familia, Aciprensa, 16 novembre 2007.
Esplosivo!, ha ragione Mantovano allora! Ma basta leggere per inciampare in una percentuale molto diversa:
Según el Instituto Nacional de Estadísticas (INE), en el 2006 los divorcios constituyeron el 87 por ciento de las rupturas matrimoniales en el país. En 2004, un año antes de la reforma legislativa, los divorcios constituían sólo el 38.

El informe revela que el número de divorcios en 2006 fue de 126 mil 952, es decir 74,3 por ciento más que el año anterior.
Magari sono stati approssimativi. Cerchiamo ancora. El Paìs sbatte la percentuale del 74% anche nel titolo: Los divorcios aumentan un 74% con la nueva ley, 16 novembre.
Niente da fare. Ma non ci rassegniamo. Da el Mundo (15/11/2007) uno spiraglio di speranza: Los divorcios representan ya el 87% de las rupturas matrimoniales en España.
Ma andando a leggere il testo (consigliabile anzichenò) si fanno interessanti scoperte:
El número de divorcios en 2006 fue de 126.952, lo que supone en importante incremento del 74,3% respecto a la cifra registrada el año anterior, cuando los divorcios fueron 64.028 y sólo representaron el 46,7% de todas las rupturas matrimoniales de 2005.
Ma poi si scopre la lanterna che Mantovano ha preso per una lucciola:
La duración media de los 145.919 matrimonios disueltos en 2006 fue de 15,1 años, aunque la mayor parte de las separaciones se produjeron tras 20 años de vida matrimonial. El INE destaca el excepcional aumento de los matrimonios disueltos antes de un año (del 330,6% respecto a 2005), resultado de la modificación legislativa antes citada.
Eccola lì la percentuale del 330%! Matrimoni durati meno di un anno. Certo che sono aumentati. Misterioso eh?
Chissà quali gravi e importanti impegni aveva Mantovano per non avere letto nemmeno un articoletto (facile e discorsivo, chiaro e preciso): ha guardato il titolo, gli è piaciuta la percentuale del 330% (è allarmista ed ha un vago sapore trinitario) e si è preparato per la sua dichiarazione.
Ringraziamo di cuore Mantovano e la destra (il centrodestra, e aggiungerei pure la sinistra) per averci salvato da una simile diavoleria (qui si chiamerebbe divorzio breve per non creare conflitti di interesse con la TAV). Nonché da una legge sul testamento biologico (quale scandalo) e dalle norme sulla omofobia (non chiedetemi di cosa si tratti: forse Mantovano vorrebbe ripristinare il reato di omosessualità; che in effetti sarebbe doveroso rimettere in sesto la moralità di questo Paese!).

Quanto alle metafore cinematografiche, forse Mantovano farebbe bene ad andare a vedere qualche film divulgativo sulla matematica e sulla buona fede (invece che riguardare migliaia di volte i cinegiornali di allora). Magari, se avesse un pomeriggio libero (tanto i giornali non li legge) potrebbe guardarsi XXY. Imparerebbe qualcosa (forse, questa mattina sono ottimista).

Il comunicato stampa originale è qui.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ok sono un idiota ma come si fa ad aggiungere questo bloog ai feedback di igoogle?

Anonimo ha detto...

Un'altro di cui bisognerebbe avere l'indirizzo e-mail, per fargli capire quanto è ignorante...

@vaaal: dovresti fare quello che fai con tutti gli altri siti dotati di feed. Ad ogni modo, l'indirizzo da aggiungere al reader di google è questo: http://bioetiche.blogspot.com/feeds/posts/default?alt=rss

Chiara Lalli ha detto...

Fabrizio, ecco qua:
alfredo.mantovano@senato.it
fax 06 67067502.

Anonimo ha detto...

Mantovano avrà anche sbagliato qualche dato percentuale. E' comunque vero che facilitare in questo modo i divorzi non fa bene alla famiglia. Pechè ci sarebbe tutta questa fretta nel divorizare?

Marco

Chiara Lalli ha detto...

Marco,
sei scemo o cosa?

Dyo ha detto...

Mantovano è un ex ciellino. Tra l'altro.