L’Associazione Luca Coscioni chiede tramite una iniziativa non violenta di sciopero della fame aperta ai cittadini che lo vorranno e rivolta al Presidente della Consiglio, ai rappresentanti istituzionali ed anche agli esponenti della comunità scientifica e del mondo medico:
1. che il Presidente del Consiglio proceda finalmente alla nomina del nuovo Comitato Nazionale di Bioetica, come previsto dalla normativa italiana e da impegni internazionali assunti dal nostro Paese. Il precedente Comitato è scaduto infatti oltre 5 mesi fa, nel giugno 2006;
2. che arrivino risposte concrete alla domanda drammaticamente urgente posta dallo stesso Welby il 22 ottobre, quando scrisse: È mia ferma decisione rinunciare alla ventilazione polmonare assistita. Staccare la spina mi porterebbe ad una agonia lunga e dolorosa. Anche una sedazione protratta nel tempo non mi garantirebbe una morte immediata senza dolore. Chiedo: è possibile che mi sia somministrata una sedazione terminale che mi permetta di poter staccare la spina senza dover soffrire?. Non avendo finora trovato nessuno disposto a dare risposta pratica, lo stesso Welby ha comunicato l’inevitabilità di una azione di disobbedienza civile, non senza aver chiesto ad alcune tra le massime cariche costituzionali di indicargli un’alternativa che non sia quella della clandestinità.
In entrambi i casi, ciò che si chiede è il rispetto della legalità – sia sul piano delle leggi dello Stato e dei principi costituzionali che su quello della deontologia professionale del medico – per l’affermazione del diritto ad una vita dignitosa, tanto per le persone quanto per le istituzioni malate del nostro Paese.Cnb/Eutanasia: Cappato “da mercoledì sciopero della fame per risposte su Welby e Comitato Nazionale Bioetica”.
Per aderire al digiuno.
Avviso ai digiunanti: lo sciopero della fame consiste – nella prassi radicale – nell’assunzione di tre cappuccini o tre spremute d’arancia al giorno a sostituzione dei pasti (si consiglia di bere acqua in quantità). Se si assumono farmaci si consiglia di consultare il proprio medico prima di iniziare il digiuno.
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