giovedì 11 ottobre 2007

Cromosomi artificiali e notizie finte

Sabato scorso il Guardian dava l’annuncio clamoroso in una corrispondenza da New York: Craig Venter, il celebre biologo americano, avrebbe creato il primo cromosoma artificiale, e si appresterebbe a inserirlo in un batterio per creare la prima forma di vita sintetica (Ed Pilkington, «I am creating artificial life, declares US gene pioneer», 6 ottobre 2007). Subito centinaia di commentatori si erano gettati sulla notizia, traendone auspici ora positivi ora catastrofici, interrogandosi pensosamente sulle implicazioni etiche della scoperta, e almanaccando su quel poco che ne era filtrato. Ma omettendo sempre un dettaglio preliminare: assicurarsi che fosse vera.
Adesso Gianfranco Bangone, direttore con Gilberto Corbellini del bimestrale Darwin, ha compiuto quella cruciale verifica, e ce ne illustra i risultati in un articolo comparso sul sito della rivista («La bufala del mese», darwinweb.it, 11 ottobre): non solo la serie di incongruenze e improbabilità contenute nell’articolo del Guardian è lunghissima, ma – segnala il giornalista – è apparsa già da quattro giorni una smentita dell’addetto di stampa di Venter, Heather Kowalski, dettata all’agenzia France Press («US scientist heralds ‘artificial life’ breakthrough»; curiosamente, l’agenzia stessa sembra quasi non tenerne conto):

Al Guardian corrono troppo. Non abbiamo ancora raggiunto nel campo della vita artificiale quello che alcuni ipotizzano. Quando ci riusciremo ci sarà una pubblicazione scientifica, e probabilmente ci vorranno ancora mesi.
La Kowalski ha ripetuto queste dichiarazioni a Carl Zimmer, a quanto pare l’unico giornalista, assieme a Bangone, ad aver capito che qualcosa non quadrava («Talking to Craig Venter», The Loom, 8 ottobre).
Nel frattempo, sui giornali italiani nessuna notizia della smentita. Qualcuno vuole scommettere che ne sentiremo mai parlare?

Aggiornamento 8/11/07: Craig Venter conferma adesso personalmente che la vita sintetica non è stata ancora ottenuta, in un’intervista allo stesso Zimmer.

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