Direttamente dal sito dell’Onorevole capogruppo:
«Al Nuovo Policlinico di Napoli si è verificata un’interruzione di gravidanza, alla quale la mamma ha dato assenso perché i medici non volevano far nascere un bimbo sterile: questa si chiama eugenetica. La Questura ha fatto il proprio dovere, chiarendo i dettagli della vicenda». È quanto afferma, in una nota, il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volontè.
8 commenti:
Vorrei che avesse il coraggio di dirlo in faccia alla diretta interessata per risponderne poi personalmente.
Dire che ha la faccia di bronzo è davvero un eufemismo, quest'uomo si è fatto cambianre i connotati per poter affermare simili assurdità.
Lasciamolo parlare, con queste dichiarazioni quel tonto fa più danni alla propria fazione clericofascista che al resto del mondo
un bambino sterile? ma qualcuno non può far partire una querela?
Volontè si distingue sempre per essere qello che dice la cosa piu' stupida che si potrebbe dire.
Qualcuno può spiegare con chiarezza la malformazione del feto così evitiamo pietismi vari e sbattiamo sulla faccia a certa gente (non solo Volontè ma anche i vari Ferrara) la responsabilità delle cose che scrive?
antonio g. può soddisfare tutte le sue curiosità consultando il sito dell’Unitask (Unione Italiana Sindrome di Klinefelter):
http://www.unitask.it/portale/index.php
Nel sito troverete questa presentazione generale: «Le persone con cariotipo 47, XXY hanno un’aspettativa di vita normale. Va rilevato che la SK nella maggior parte dei casi si presenta con un fenotipo molto sfumato, da risultare quasi ininfluente sulla qualità della vita dei pazienti, tanto che può addirittura sfuggire alla diagnosi. Molti dei soggetti diagnosticati non presenta altro che il disturbo della fertilità. Tuttavia è importante offrire un supporto mirato durante tutto il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza per prevenire l’eventualità che possano manifestarsi problematiche inerenti la condizione SK e favorire lo sviluppo armonico e sereno dell’individuo. Diversi studi longitudinali hanno chiarito i vecchi pregiudizi e hanno contribuito a consentire una migliore comprensione delle caratteristiche cognitive e comportamentali delle persone 47,XXY. L'entità delle difficoltà é soggettiva ma, grazie ad un sostegno sociale e familiare adeguato, ad una terapia del linguaggio avviata precocemente, all’assistenza educativa e a molti altri interventi finalizzati a modificare problemi specifici di comunicazione, apprendimento e comportamento, è possibile garantire a tutti gli individui di intraprendere uno stile di vita produttivo all’interno della società in cui vivono. Guardando solo alle difficoltà delle persone, si finisce per trascurare e soffocare le loro molteplici potenzialità.»
Non che non ci siano problemi, altrimenti non sarebbe stata nemmeno definita “sindrome”. Se cercherà nel sito ne troverà una chiara ed oggettiva esposizione. Ho riportato la presentazione principale, quasi un manifesto.
P.S. Per Regalzi: Ero "Parliamone" e ritorno in pista chiedendo scusa per i giochini con gli pseudonimi (non voleva dare l'idea della folla). Ora manterrò sempre un nome, cognome ed origine geografica.
Volonté ha dimostrato di essere ignorante sulla questione.
Ha perso l'occasione per stare zitto.
Veramente dato che il bimbo sarebbe stato sterile non si può parlare di eugenetica, perché in ogni caso non avrebbe trasmesso i propri geni alla generazione successiva.
Quindi questa non si chiama eugenetica.
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