mercoledì 2 gennaio 2008

«Nessun passo indietro»

La risposta è arrivata. Una nota del Partito Socialista Spagnolo commenta oggi la manifestazione dei 160.000 integralisti scesi in piazza domenica scorsa in difesa dei privilegi della «famiglia cattolica» (Las cosas en su sitio. Comunicado de la Ejecutiva del Psoe tras la concentración de la Iglesia en favor de la familia tradicional, 2 gennaio 2008). Traduco la parte finale del documento:

La forza della democrazia consiste nel garantire la convivenza fra diverse opzioni ideologiche, morali e religiose, senza permettere che nessuna di esse venga imposta a scapito delle altre. In questo spirito, in un regime liberale, la fede non diventa legge. La legittimità dei valori e delle regole della convivenza civile emana dai principi e dalle procedure costituzionali. Non esiste legittimità superiore alla legittimità costituzionale.
Ogni confessione religiosa possiede completa autonomia nell’ambito del proprio ordinamento dottrinale nei confronti dei suoi aderenti, ma è la società che dispone, attraverso i suoi rappresentanti, del potere di stabilire i principi di libertà individuale e di convivenza per tutti i cittadini. Chi deliberatamente ignora o non rispetta questi principi si allontana dai fondamenti essenziali della democrazia.
Guidati dalle nostre convinzioni democratiche e dalla nostra difesa della libertà individuale, noi socialisti non faremo nessun passo indietro: continueremo a lavorare perché i cittadini spagnoli siano più liberi e godano di più numerosi diritti, e perché, allo stesso tempo, la convivenza civile risulti sempre più rispettosa e tollerante.
Parole dal sapore antico, che altrove non è più possibile ascoltare.

11 commenti:

pomarc ha detto...

secondo me quando ricominceremo a discutere delle idee e non di chi ci sta dietro, anche qui da noi potremo sentire voci di libertà.

Pat pat ha detto...

Parole sagge, parole moderne, parole civili, sono commosso dallo stadio di evoluzione che esprimono. Che dire? Santo Laico Zapatero suona male, il Magnifico laico Zapatero difensore dei valori più importanti della democrazia, da importare, assolutamente necessario!

Anonimo ha detto...

Splendide parole, semplici e chiare. Noi abbiamo Ferrara e Pera, che pena ragazzi.

Luca Massaro ha detto...

Ferrara, Pera, "ma anche" Veltroni. E infatti, da lui in primis dovrebbero queste parole esser appese alle spalle del suo ufficio e ricordate diuturnamente.
E per esercizio mnemonico, cercherò d'impararle a memoria io pure per dirle, chiare e distinte, ogniqualvolta se ne presenti l'occasione.
Infine: è da questi segnali "forti" di democrazia laica che si misura la superiorità di una nazione, caro Presidente Romano Prodi, non certo da un zero virgola del PIL.

Anonimo ha detto...

Ha ragione Luca: è Veltroni che dovrebbe fare tesoro del documento spagnolo. Ma appena fondato un partito con la Binetti... In nome di cosa? della "sintesi", un feticcio che genera mostri o inazione.

Anonimo ha detto...

Sapere che a pronunciare questa frase è stato il partito che ha espresso il primo ministro spagnolo quasi mi commuove. Riusciremo anche noi ad avere un partito di governo che riesca a dare una risposta così pacata e nello stesso tempo così categorica?

Anonimo ha detto...

Buon anno Giuseppe, buon anno Chiara.

Resistere testimoniare amare

questo il mio augurio per questo nuovo anno.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Buon anno anche a te, e con lo stesso augurio!

Anonimo ha detto...

Parole dal sapore antico, che altrove non è più possibile ascoltare.

E già.

Anonimo ha detto...

Ci arriveremo, ci arriveremo anche noi, abbiate fiducia (ehm, stavo per dire "fede", ma in questo constesto suonava un po' male :-)
Certo, con 30, 40, 50 anni di ritardo, come sempre, ma ci arriveremo...

Almeno spero... :-/
Continuo a ripetermelo, a sforzarmi di essere ottimista (perché dire che l'Italia, fra mezzo secolo, sarà finalmente un paese moderno e civile, significa essere ottimisti), ma a ben vedere lo scenario attuale, in questo senso, non appare molto rassicurante. Sob...

Anonimo ha detto...

E oggi, ad elezioni concluse, è arrivata anche un'ulteriore, categorica risposta da parte dell'elettorato spagnolo, del popolo spagnolo, che ha attribuito al PSOE ed al suo leader Zapatero una vittoria ancora più ampia e larga di quella di quattro anni addietro.
Ciò dimostra che quattro anni addietro l'esito delle urne non fu solo dovuto agli attentati ai treni, come instancabilmente ripetuto in questi anni dalla mafia clericale, quella mafia che si diceva sicura della solenne bocciatura che i buoni cattolici di Spagna avrebbero rifilato nel segreto dell'urna ai responsabili delle cosidette "leggi contro natura".
Ciò dimostra che si vince e si convince con la forza delle proprie idee e con il coraggio di metterle in pratica adoperandosi in una azione di governo netta, decisa e senza tentennamenti, tenendo a mente che le leggi servono ad aumentare la libertà dei cittadini, non a ridurla.
Ciò dimostra che si vince e si convince, da socialisti, anche senza fare le moine al potente alleato statunitense e sopratutto anche se non ci si piega ad angolo retto con le braghe calate per lasciare che i capibastone vaticani e i loro squallidi portaborse possano soddisfare le loro voglie più invereconde.
Forse qualcuno dovrebbe prendere appunti. E cominciare con lo sbattere fuori a calci dal suo partito certe estimatrici del cilicio...