sabato 5 gennaio 2008

Soccorso civile

È nato Soccorso Civile, «Manuale di autodifesa dal proibizionismo sulla salute»:

Nel nostro paese sono purtroppo in vigore alcune leggi che pregiudicano i diritti civili fondamentali delle persone: si tratta di leggi proibizioniste e confessionali, che limitano fortemente la possibilità di curarsi e di esercitare la propria libertà di scelta.
Attraverso il portale “Soccorso civile” l’Associazione Luca Coscioni si propone di aiutare i cittadini che si scontrano con i divieti contenuti in quelle norme a non doverne subire le conseguenze negative, fornendo loro suggerimenti, informazioni e, ove possibile, supporto concreto.
La caratteristica più importante di Soccorso Civile è quella di essere un sito in continua evoluzione: nuove tematiche saranno affrontate, e nuove informazioni verranno aggiunte, man mano che gli utenti ce le segnaleranno; a tale scopo, è disponibile un apposito indirizzo di posta elettronica, oltre ai commenti in fondo ad ogni pagina, per consentire ai lettori di inviarci le loro segnalazioni, le loro osservazioni e i loro suggerimenti.
In particolare, vi preghiamo di farci conoscere le vostre esperienze concrete in relazione agli argomenti proposti (o a nuovi argomenti dei quali ci si potrà occupare), che potrebbero costituire preziose indicazioni di comportamento per chi si trovasse ad affrontare gli stessi problemi e le medesime difficoltà.
Gli argomenti trattati al momento sono:
  1. Come ottenere l’eutanasia o l’interruzione delle terapie
  2. Come redigere il tuo testamento biologico
  3. Come effettuare la fecondazione assistita e la diagnosi pre-impianto
  4. Come abortire con la pillola RU486
  5. Come conservare il sangue del cordone ombelicale
  6. Come ottenere la cannabis a scopi terapeutici
  7. Come procurarsi la pillola del giorno dopo e denunciare i farmacisti che si rifiutano di venderla
Buon lavoro!

1 commento:

emmyfinegold ha detto...

Bella iniziativa, complimenti.
Bella idea per contrastare questa sorta di teocrazia paternalistica che si arroga il diritto di dirmi cosa devo e non devo fare in nome di una moralità discutibile.