venerdì 4 gennaio 2008

Sommersi dalla spazzatura

Continua la cosiddetta emergenza rifiuti. E continuano le innumerevoli idiozie (per essere gentili) circa le impossibili soluzioni. Per le ragioni sbagliate.
Qualche giorno fa avevo letto un pezzo di Gian Antonio Stella che iniziava più o meno così (Rifiuti, se Napoli copiasse Venezia, Il Corriere della Sera, 22 dicembre 2007):

Cosa ci hanno raccontato, per anni e anni? Che il pattume partenopeo, ammucchiato senza uno straccio di raccolta differenziata così com’è («tale quale», in gergo) non può essere trattato, ripulito, riciclato, trasformato in combustibile e bruciato.

Falso. Succede già. A Venezia. Dove lo stesso tipo di immondizia viene smaltito senza problemi dal più grande impianto europeo di Cdr (Combustibile Derivato dai Rifiuti) che manda in discarica solo il 6% di quello che arriva coi camion e le chiatte. E dov’è l’inceneritore? Dov’è questo mostro orrendo le cui fiamme fanno inorridire i campani che da anni, dipingendosi già avvolti dai fumi neri della morte, si ribellano all’idea di ospitarne qualcuno? A tre chilometri dalle bancarelle del mercato di Marghera. A cinque da Mestre. A otto dal campanile di San Marco. Senza che nessuno, neppure il gruppuscolo ambientalista più duro e puro e amante delle farfalle, abbia mai fatto una manifestazione, un corteo, una marcetta, un cartellone di protesta. Prova provata, se ancora ce ne fosse bisogno, che sotto il Vesuvio sono troppi a giocare sporco.

Da leggere tutto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Temo sia il più grande erchè nel resto d'Europa e negli USA gli inceneritori li stanno dismettendo: non producono energia conveniente se non finanziandoli (e sarebbe meglio con quei soldi finanziare la ricerca sulle fonti veramente rinnovabili) e sono molto pericolosi per la salute. Certo, emettono poco o niente PM10, in compenso la combustione per pttenere questo risultato produce particelle ancor più minute e ancor più pericolose che però nessuno misura: il classico giochino all'italiana.

Ad ogni modo, è evidente che la Campania può uscire agevolmente dalla mala gestione dei rifiuti: come al solito manca la volontà...