Le proteste delle “vittime” sono vivaci. Ma inascoltate.
ACAI, Assartigiani, Assistal, CNA, Confetra, Federlazio firmano congiuntamente un Comunicato Stampa (Incontro urgente con l’assessore Calamante contro un provvedimento inutilmente discriminatorio per le imprese) il 13 dicembre:
Un provvedimento inutilmente penalizzante per le imprese che entrano nella ZTL per motivi di lavoro, per garantire servizi e merci in un’area grande quanto l’intera città di Bologna, dove operano 17.000 imprese e risiedono 120.000 abitanti.Risultati?
È questa la posizione unitaria di ACAI, Assartigiani, Assistal/Confindustria, CNA, Confetra, Federlazio che chiedono la sospensione dell’entrata in vigore del provvedimento di rimodulazione del costo dei permessi di accesso alla ZTL del Comune di Roma, che entrerà in vigore dal prossimo 1 gennaio.
Le associazioni, tutte firmatarie del Progetto di Roma, il tavolo di concertazione del Comune, criticano il provvedimento oltre che nel merito, l’aumento del costo del permesso passa da 32,70 euro a 550,00 con un aumento del 1.682%, nel metodo. Infatti il Comune ha deliberato il provvedimento senza il minimo confronto con le categorie interessate, contravvenendo al metodo instaurato dal Sindaco basato sul confronto, sulla condivisione e sul dialogo con le forze sociali che in questi anni ha contribuito alla crescita socio economica di Roma.
Il confronto è necessario per correggere un provvedimento che così come è stato approvato, rappresenta solo un ulteriore tassa a carico delle imprese che operano all’interno della Z.T.L, e che garantiscono ogni giorno la distribuzione delle merci e i servizi legati alla sicurezza e manutenzione degli impianti e degli edifici. Un provvedimento che avrà ripercussioni negative per il cliente finale che pagherà di più i servizi, e avrà invece un sicuro beneficio per le casse comunali.
Sono queste le posizioni che porteranno le associazioni all’incontro fissato con l’Assessore Calamante domani, venerdì 15 dicembre.
2 commenti:
è una forma di dittatura nella quale si deve solo subire , perchè non aumentare solo gli autoveicoli e lasciare lavorara in pace coloro che devono svolgere la propria attività con furgoni o mezzi di trasporto? alla fine che pagano veramente di tasca loro solo soltanto una decina di categorie per le altre paga " pantalone" cioè tutti noi.
Ma per chi effettua "carico e scarico" merci...come deve fare??è una vera ingiustizia abbiamo TUTTI paura de sti preti...MA CHI LI VOLE!!!!se ne andassero via da Roma!!
Caro veltroni,ricordati che il centro di Roma va avanti anche grazie a chi RIFORNISCE i vari negozi ed esercizi cxommerciali...che schifo...
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