sabato 20 gennaio 2007

Gli editoriali di Luca Volontè: aborti giuridici e il ‘nulla’

Luca Volontè, Unazione prioritaria pro-famiglia, 19 gennaio 2007:

Diciamocelo con franchezza: una legge-privilegio a favore di poche migliaia di persone, solo per il semplice fatto che essi dichiarino di “sentirsi” omosessuali, sarebbe un aborto giuridico.
La foto scattata dall’Istat è chiara e nitida: le coppie conviventi sono 564mila. Di queste, 10-15mila – non di più – chiedono nuovi diritti, a danno di 22 milioni di famiglie italiane. E che dire, poi, dei cosiddetti “registri comunali”? Un flop totale: solo lo 0,0098% ha chiesto l’iscrizione. Dunque, molto rumore per nulla.
Dietro tanti isterismi si nasconde in realtà il tentativo di privilegiare le coppie omosex discriminando quelle etero. Certo, pur rappresentando comunque una conferma di quanto sosteniamo da sempre, non c’era bisogno di indagini statistiche per comprendere che i cittadini hanno gli stessi diritti e doveri. Perché ce lo dice già – e con altrettanta chiarezza – la Costituzione e il codice civile. Non è ammissibile, in uno Stato democratico, introdurre privilegi riferiti ai desideri sessuali, come invece vorrebbero certi protagonisti di movimenti sessuali.
I signori del Governo dicono di voler valorizzare la famiglia? Bene, ma di equità fiscale, quoziente familiare, bonus bebè, libertà scolastica, astensione dal lavoro remunerata all’80% per la cura dei figli, nemmeno l’ombra. E dei 22 milioni di famiglie italiane? Zero. Allora, la domanda è: perché il Governo non si attiva per una politica pro-famiglie con figli e contro la denatalità come in Germania e negli Stati Uniti? Eviterebbe agli italiani (almeno nei prossimi vent’anni) di trovarsi di fronte a una situazione pensionistica drammatica, lungo il cammino che porta all’estinzione. La risposta la troviamo nelle parole di Bertinotti (pronunciate nel suo discorso di insediamento alla Camera), che sono poi le stesse di Prodi (utilizzate nella conferenza stampa di fine anno): “Vogliamo cambiare la società, rendere felici gli italiani”. Tradotto: cedere privilegi a lobby elettorali prima del voto. Ve lo ricordate il carteggio tra Prodi, arcigay e lesbiche?
Aveva dichiarato due giorni prima (Questa maggioranza si compatta soltanto contro la famiglia):
Dopo aver introdotto i registri in molte città italiane, per una supposta esigenza sociale, si deve prendere atto che solo lo 0,0098% dei cittadini si è iscritto. Un bisogno che non c’è.Il ‘nulla’, appunto. Allora c’è da chiedersi perché? Perché non si attiva una politica contro la natalità come in Germania e negli Stati Uniti. Una politica pro-famiglie con figli che eviterebbe almeno nei prossimi 20 anni di trovarci di fronte alla drammatica situazione pensionistica che avremo, oltre ad essere sulla via della estinzione.
Pensa che se insiste riesce a convincere qualcuno? Oppure ha solo mezza idea (e pure vergognosa) e non fa che ripeterla cercando la forma giusta di espressione?
(I corsivi sono miei, gli errori concettuali e grammaticali e di punteggiatura di Luca Volontè.)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello sapere che per quest'uomo aquisto una dignità e un diritto alla tutela soltanto se sposata e ingravidata.
Peccato che sono un essere umano e non una vacca da riproduzione.

Anonimo ha detto...

mi sono magnata una c
pardon

Chiara Lalli ha detto...

Ma benedetta ragazza, il nostro ruolo è mettere al mondo tanti piccoli Volontè. Che diritto pretendi di avere al di fuori di questo ruolo clonante?