Accade nelle biblioteche statunitensi in seguito al passaggio di una specie di pesce pulitore, un software impietoso verso i testi non consultati spesso e di frequente (Hello, Grisham – So Long, Hemingway?, Washington Post, 2 gennaio 2007):
“We’re being very ruthless,” said Sam Clay, director of the 21-branch system since 1982. “A book is not forever. If you have 40 feet of shelf space taken up by books on tulips and you find that only one is checked out, that’s a cost.”Ok, leggetevelo voi l’articolo, io mi fermo qui (serve pure la registrazione, niente soldi, solo email e password e qualche informazione personale...).
That is the new reality for the Fairfax system and the future for other libraries. As books on tape, DVDs, computers and other electronic equipment crowd into branches, there is less room for plain old books.
2 commenti:
Scusate il commento non pertinente. Volevo solo comunicarvi la mia contentezza di aver trovato il vostro blog. Sono una persona non certo preparata per quel che riguarda la scienza (nè in altro...), ma cerco di interessarmene e di capirci qualcosa. I blog li trovo generalmente un gran parlarsi addosso (e tendono sempre più ad assomigliarsi tutti persino nello stile di scrittura); trovare qualcuno che dismetta i panni dello specialista e cerchi di parlare di scienza a tutti non è facile in italia. Anche io scribacchio su un blog, anche di cose scientifiche, ma non lo indico per pudore :-)
Più cercherete di parlare agli ignoranti come me più farete bene.
Ciao
P.S.: ...non conosco neanche l'inglese... :-)
per l'anonimo commentatore: è una notizia che ho ripreso sul mio blog dal corsera, e che la dice lunga sulla crisi di deficienza mentale che sta cogliendo il popolo-più-potente (del resto, quando la testa puzza...)
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