Il pastore tedesco latra ancora (Il Papa: «I pacs offendono la famiglia», Il Corriere della Sera, 8 gennaio 2007):
Tutto ciò costituisce una offesa alla famiglia e contribuisce a destabilizzarla, violandone la specificità ed il ruolo sociale unico.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
Il pastore tedesco latra ancora (Il Papa: «I pacs offendono la famiglia», Il Corriere della Sera, 8 gennaio 2007):
Tutto ciò costituisce una offesa alla famiglia e contribuisce a destabilizzarla, violandone la specificità ed il ruolo sociale unico.
12 commenti:
Chiara, a meno che tu non ti voglia rivolgere solo a chi la pensa già come te, forse faresti meglio a cambiare il tono...
Qualcosa come: Nostro Signore in terra, concedici la Tua pietà? Perdona i froci, gli scienziati, i blasfemi e tutti quelli che non la pensano come Te.
Va meglio?
No, ma evitare insulti veri e propri potrebbe essere un buon inizio...
Gli unici insulti sono quelli che quotidianamente i cittadini italiani devono subire da B16 e da tutta la gerarchia cattolica. Non passa giorno senza un intervento che esplicitamente condiziona il dibattito pubblico e politico italiano su temi che riguardano i diritti di tutti...
Chiara, non volevo dire che hai torto, dicevo che è controproducente.
Amicadellosqualo: quale sarebbe un insulto "Basta"?
No, aspetta, forse il tuo consiglio era rivolto a Benedetto XVI. Certo, sono d'accordo. Cominciare dal non insultare potrebbe essere un buon inizio. Poi l'elenco è lungo, ma insomma dimostrerebbe buona volontà!
Anonimo: forse hai ragione sul fatto che sia controproducente. Ma temo che serva a poco anche essere meno polemici. E qualche volta, poi, confesso di perdere le staffe...
Dimenticavo, concordo totalmente con Thomas Bernhard.
Gli insulti sono quelli. Ma sono anche quelli del silenzio della politica.
B16 e compagnia parlano - ma chi ascolta senza muovere un dito è altrettanto responsabile del loro parlare. Forse ancora di più.
Come al solito insultare vi diverte e vi fa sentire bravi.
Per il dialogo il primo passo è il rispetto verso chi la pensa diversamente, e non mi sembra che qui ci sia rispetto.
Marco
http://www.avvenireonline.it/Famiglia/
E di questa simpatica iniziativa corredata persino da un'altrettanto simpatica vignetta razzista con pretese satiriche ne vogliamo parlare?
Quanto agli insulti, i cattolici hanno poco da fare tanto gli offesi visto che a cominciare dal papa sono usi affibbiare aggettivi quale "debole", "deviato" e "minaccioso" a quanto di più sacro ci possa essere tra due persone, infangandolo continuamente con articoletti mirati a far apparire le persone glbt o persino gli eterosessuali che non si riconoscono nel matrimonio come una manica di perversi dediti alla distruzione delle famiglie altrui, senza un minimo di sensibilità e rispetto.
I piagnistei teneteveli, grazie.
x leilani
Scusa, ma il razzismo della vignetta in cosa consisterebbe?!?
Nella vignetta ci sono un bambino d'aspetto asiatico, uno d'aspetto africano, uno bianco e latteo e uno grigio che sinceramente non so che etnia dovesse rappresentare. Un'immagine molto dolce e idilliaca.
Se non fosse per l'ironico "made in Italy" posto sotto, che fa intendere quanto questo paia preoccupante a chi vede il multiculturalismo come una minaccia anzichè un arricchimento, come se essere bianchi (e non solo bianchi, ITALIANI) fosse uno status da non imbastardire.
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