No, non vi dirò qual è il concorso – tanto, lo capirete benissimo da soli. Dal Giornale di oggi (Andrea Tornielli, «Il vescovo: “Una messa per perdonare chi lo ha ucciso”», 22 dicembre 2006):
Non sappiamo se il paziente ha chiesto la sospensione delle cure perché rifiutava un trattamento divenuto per lui insopportabile, e in qual caso la richiesta poteva essere moralmente lecita, oppure il paziente ne fatto richiesta per farne una battaglia politica e, quindi, per ottenere una legge che spiani la strada all’eutanasia. L’aver “politicizzato” il paziente ha reso impossibile sapere se la sua richiesta era fondata sul suo bene o sul bene del suo partito.(Il «vescovo» del titolo è Rino Fisichella, rettore dell’università Lateranense e cappellano della Camera dei deputati, che dice: «Alla messa di stasera pregherò per Welby, perché Dio lo accolga nella sua misericordia, dopo che ha sofferto così tanto e così a lungo. E chiederà anche al Signore di perdonare coloro che lo hanno ucciso». Sua Eccellenza si situa in alto nella classifica, come si vede.)
3 commenti:
Aspetta! Ci sarebbe Giancarlo Cesana (cui spetterebbe la palma perché è pure medico!). Per lui, "introdurre l'eutanasia in questi termini diventa un modo per suicidare persone che non l'hanno chiesto". Poi:
"introdurre l'eutanasia significa in qualche modo cominciare a imporla".
Infine:
"In certe situazioni si subisce l'influenza di chi ci sta intorno"
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=CZ88Q
azioneparallela
A serious contender, non c'è dubbio; ma a mio parere, gli manca l'incisività e l'originalità di Sgreccia (Welby che si sacrifica per il partito non l'avevo mai ancora sentita...).
Ormai mi tocca trascinare per terra i miei genitali.
Comunque mi chiedo: ma Cristo si è sacrificato per amore degli uomini o perché l'hanno fregato su tutti i fronti (a partire da suo padre)? L'aver "religiosizzato" la sua morte ha senz'altro reso impossibile sapere se è stato solo ingenuo o se ha voluto regalare ai suoi uno dei poteri più grandi ed estesi, nel tempo e nello spazio, della storia.
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