Riccardo Pedrizzi (Disobbedienza per Welby? I radicali non osano, la Padania, 19 dicembre 2006):
l’aiuto alla respirazione, l’alimentazione e l’idratazione parenterali non sono atti medici, non sono trattamenti sanitari, ma mezzi dovuti di sostentamento vitale, di supporto alla vita. Si tratta pertanto di pratiche che nulla hanno a che fare con l’accanimento terapeutico e che non sono rifiutabili, né da parte dei malati coscienti né, mediante il testamento biologico, da parte di quelli incoscienti. In questo campo, insomma, non c’è nessun vuoto normativo, perché l’eutanasia, l’omicidio del consenziente, l’aiuto al suicidio o il suicidio assistito che dir si voglia, quale sarebbe l’atto di staccare la spina ad Eluana Englaro o a Piergiorgio Welby, sono vietati dalla legge.
2 commenti:
Ma fanno a gara a chi dice la cosa più idiota?
Credo di sì. Il vincitore avrà in premio la possibilità di torturare Welby con le proprie mani.
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