domenica 31 dicembre 2006

Frullatori di bambini, Saddam Hussein, Piergiorgio Welby e i cowboys

Per chiudere in bellezza il 2006 ecco una riflessione (opinione, come si legge) di Luca Volontè. Una riflessione che spazia dalla condanna a morte di Saddam Hussein alla sperimentazione embrionale, dalla politica crudele e ipocrita a Piergiorgio Welby, dalle preghierine a Caino e Abele. Ma lascio la parole al nostro, senza tediarvi oltre.

L’opinione
Volonté: «Quante ipocrisie attorno alla morte di un uomo» (Il Tempo, 31 dicembre 2006)

di LUCA VOLONTÈ (asterisco Capogruppo Udc alla Camera)

Appena sono stato raggiunto dalla notizia della impiccagione di Saddam, ho recitato «L’eterno riposo». Nessuno ragionevolmente può dubitare che per me la vita umana non sia sacra, dall’inizio alla fine. Perciò ho contrastato la scelta di Mussi, il silenzio di Prodi e la pavidità del Governo sul settimo Programma Quadro, quel via libera al macello degli embrioni umani, quel frullatore di bambini nei laboratori europei. Per la medesima ragione ho denunciato la strumentalizzazione eutanasica del caso Welby. L’iniziativa lanciata da Casini per i martiri innocenti indonesiani di settembre, calcava quel solco. Povero Saddam, nemmeno ha avuto modo di pentirsi, ma forse... chi puo dirlo? Dio solo lo sa. Tuttavia, molti si sono prodigati in appelli, la gran parte dei quali univoci, solo per Saddam. Questa schizofrenia non la tollero, la quasi totalità dei politici italiani che hanno chiesto la commutazione della pena è in mala fede. Sono coloro che appoggiano la scelta di Mussi, che nulla hanno fatto per bloccare l’omicidio di Stato nei confronti degli innocenti cinesi e indonesiani. I Radicali poi, esprimono il peggio di tutto ciò. Coaudiuvano le azioni per determinare la morte di Welby, esprimono un ministro, Emma Bonino, che si dimentica di sostenere i diritti umani in Cina e Bielorussia, pagano l’ex terrorista D’Elia perché nessuno tocchi Caino. Appunto, agli Abele ci hanno pensato loro con la pratica degli aborti, delle sperimentazioni embrionali. Prodi poi è un caso a sé. Come D’Alema avrebbe potuto intervenire con il premier Indonesiano, invece si è fermato al thè coi biscotti. Critica l’intervento in Iraq degli americani ma vorrebbe che i soldati Usa trattenessero per 30 anni Saddam in prigione, senza considerare i rischi di attentati e rivolte per liberarlo. Già, perché l’unica possibilità per evitare la morte di Saddam sarebbe stata quella di metterlo in prigione, di far controllare il carcere di massima sicurezza da diversi plotoni americani, di costringere di Usa a rimanere in Iraq per molti anni. A questo non pensa nessuno, tanto ormai si trattano gli Usa come gli spazzini del mondo, li si critica ma non si è capaci di creare una alternativa ai loro impulsi, a volte, da cowboys. Forse Prodi e Pannella pensavano di portare Saddam a scontare la pena in Italia? Forse Parisi avrebbe mandato il Battaglione San Marco a difendere la sua prigione? Basta ipocrisie. La vita è sacra, tutte la vite lo sono. Abbiamo festeggiato da qualche giorno la Festa dei Santi martiri innocenti, perché non partire dalla difesa della vita di questi, il cui sangue ci gronda dalle mani ed evitare di iniziare dai tiranni sanguinari. Ha ammazzato più Saddam di Pinochet. Se proprio si vuol dimostrare coerenza, si vuol partire da Saddam, allora da lui in poi cominciamo a difendere tutti gli innocenti, oltre ai colpevoli. Saddam è morto, ogni morte provocata è un danno per l’umanità, un omicidio. Lui era Caino e io prego anche per Abele. Troppi scaldasedie dell’Unione vogliono solo la libertà di Caino, non hanno pregato per lui, né diranno una parola per i martiri cristiani. Troppo comodo!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eh, i martiri cristiani.
Giusto.
Se muoiono i soliti "negri, beduini e froci" (chi di aids o pallottole, chi di bombe o esecuzioni in serie, chi di sprangate in testa o corde al collo) chi se ne sbatte, l'importante è che non ci sia silenzio sulla sacralità della vita dei potenziali cristiani sotto forma di embrione e sui martiri cristiani.
Onorevole pensandoci bene io qualche ragionevole dubbio ce l'ho...