Ovvero, amaro regalo di Natale dell’Ulivo alle famiglie italiane, come sostiene Adolfo Urso.
Difficile ascoltare tante idiozie tutte insieme. Difficile. Non impossibile, per carità. Una domanda ossessiva non trova risposta. Nel caso dell’embrione è sacro e non si tocca; nel caso dell’eutanasia la vita è sacra e niente da fare (e già siamo scivolati da un reato con vittima molto incerta a un reato senza vittima, se si esclude il paternalismo morale – ma ufficialmente si esclude). Ora i Pacs nemmeno. Qui la vittima qual è? Il pudore? Il caro e maltrattato buon gusto? Siamo sulla buona strada, credo. Si teme la lacerazione del buon costume, quello delle famigliole borghesi in cui lo schifo è ben sistemato sotto al tappeto? Buon Natale, allora. E speriamo che la decisione di avere rimandato la discussione a gennaio non diventi l’ennesima scusa per non affrontare nessuna questione che infastidisce la schifosa ipocrisia dei benpensanti e del canide alemanno.
Umberto Bossi: I Pacs? Li hanno proposti apposta per Natale per dare uno schiaffo alla Chiesa e al cristianesimo.
L’Osservatore Romano: Con l’annuncio dell’impegno del Governo a produrre un disegno di legge sulle unioni civili si è ribadito il carattere ipocrita di queste iniziative che mirano esclusivamente ad accreditare una forma alternativa di famiglia. Non ha senso parlare di diritti individuali di persone alle quali è riconosciuto uno stato di coppia e ancora di più di diritti che hanno uno spiccato carattere pubblico, come quelli relativi ai temi previdenziali.
Pierferdinando Casini: Certo. In alcuni comuni va avanti una deriva zapateriana e Prodi con la legge annunciata per gennaio corre lo stesso rischio. Non ho pregiudizi sulle coppie di fatto, anche omosessuali. Ma una cosa è dire sì a diritti, altro è il parallelismo con la famiglia. Quello è il terreno spagnolo. Conto di fare una battaglia in Parlamento, trasversale, anche con quelle forze del centrosinistra con le quali facemmo la legge sulla fecondazione assistita e la difendemmo dal referendum.
(Oppure, ancora meglio)
Noi non li vogliamo discriminare, ma non possono pretendere uguali diritti rispetto alle coppie regolari, previste non solo dalla legge, ma anche dalla Costituzione. Su questo faremo una battaglia, in Parlamento e nel Paese, coinvolgendo i settori moderati, cattolici e non, della maggioranza.
Maurizio Gasparri: Non si capisce quale sia l’utilità di introdurre i Pacs nella nostra legislazione se non quella di autorizzare unioni tra persone dello stesso sesso. Infatti se un uomo e una donna dopo una lunga convivenza di fatto volessero reciprocamente garantire la trasmissione di diritti previdenziali o proprietà immobiliari sarebbe sufficiente ricorrere al matrimonio civile.
Bravi! Bravi davvero.
domenica 10 dicembre 2006
Questo matrimonio non s’ha da fare!
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5 commenti:
Le cazzate dell'opposizione sono un alibi: in democrazia solo le maggioranze portano colpa di ciò che non sanno fare.
Ora non stanno governando Bossi, Berlusconi, Fini ecc. ma Prodi, Rutelli, Fassino, Capezzone, Bertinotti, Di Liberto.
Ne siete a conoscenza?
io non sono contrario aprioristicamente,ma se clikki sul link capirai perchè la legge propsta da Grillini non è accettabile
ciao
Quindi i casi sono due: o si vogliono i Pacs, o si è degli schifosi borghesi ipocriti. Giusto?
Alla faccia del diritto di avere le proprie opinioni. Si vede che tu preferisci così...
S
Newsflash: se si fanno i Pacs anzichè modificare il matrimonio civile affinchè TUTTE le coppie possano averne accesso, è PROPRIO per non equiparare del tutto le famiglie tradizionali a quelle non tradizionali.
Perciò avete ben poco da lamentarvi.
Ma quelli che vogliono vivere insieme, non ho capito chi gli impedirebbe di farlo. Non possono però pretendere, dopo averlo rifiutato, di avere la stessa condizione dei matrimoni veri.
Marco
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