lunedì 4 dicembre 2006

Stupidario eutanasia 14

Luca Volontè (a commento della istituzione di una commissione sulla terapia del dolore, le cure palliative e la dignità del fine vita, Italia. Si insedia la Commissione sulla dignità del fine vita, Vivere & Morire, 4 dicembre 2006), paventa il rischio di una

tentazione totalitaria. Al ministro Turco Livia è bastato l’annuncio dello sciopero della fame della sua collega Bonino per istituire una commissione di stato per la “fine della vita”. I laicisti tacciono sui pericoli di un governo che si arroga il potere di decidere quale vita valga la pena di essere vissuta. A noi non sfugge la tentazione totalitaria del ministro Turco.
Né il governo né lo stato possono arrogarsi il giudizio sulla vita umana. Ma evidentemente alla Turco interessa più blindare i suoi fan di sinistra estrema, dopo lo smacco al Senato sulla tossicodipendenza.
[Ricorda poi l’impegno del presidente del consiglio, Romano Prodi] a favore della vita umana fin dal concepimento [e lo sollecita a] vietare i fondi alla commissione eugenetica della Turco ed a richiamare la Bonino ai suoi doveri.
Bonino scioperi contro il fallimento della sua opera europea dopo la debacle delle direzioni e lasci perdere l’eutanasia. Bonino, Salvi e Marino dimostrano chiaramente di voler introdurre l’eutanasia. Morte di stato anticipata dalla Commissione Turco.
(Correndo il rischio di essere ripetitivi: 1. Una eventuale legalizzazione dell’eutanasia non significa che lo Stato compila un elenco di persone da eliminare. 2. La scelta è affidata alle singole persone. 3. È totalitario, piuttosto, imporre a tutti di vivere anche quando non lo desiderano perché afflitti da una malattia inguaribile e dolorosa. 4. Il richiamo all’eugenetica è sbagliato da innumerevoli punti di vista. 5. Non si tratta di Morte di Stato, bensì di riconsegnare a ciascuno le decisioni relative alla propria vita, morte compresa. 6. Volontè sembra essersi fermato alle elementari o al periodo del servizio militare anteponendo il cognome al nome del suo oggetto polemico...)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi scrive male, pensa male. Questa semplice verità si manifesta in tutta la sua potenza negli articoletti di Volonté Luca - così si firmerebbe l'insigne bustocco - che, infatti, sono scritti col culo. (E mi spiace offendere, ché il culo è parte nobile nell'uomo, in ogni senso)

Giuseppe Regalzi ha detto...

Una cosa interessante è che gli articoli di Volontè contengono quasi sempre errori di grammatica e refusi in quantità. Non importa quale sia il giornale che glieli pubblica: a quanto pare evitano sempre di metterci le mani. Reverenza per l'augusto personaggio? O disperazione?