Luca Volontè (a commento della istituzione di una commissione sulla terapia del dolore, le cure palliative e la dignità del fine vita, Italia. Si insedia la Commissione sulla dignità del fine vita, Vivere & Morire, 4 dicembre 2006), paventa il rischio di una
tentazione totalitaria. Al ministro Turco Livia è bastato l’annuncio dello sciopero della fame della sua collega Bonino per istituire una commissione di stato per la “fine della vita”. I laicisti tacciono sui pericoli di un governo che si arroga il potere di decidere quale vita valga la pena di essere vissuta. A noi non sfugge la tentazione totalitaria del ministro Turco.(Correndo il rischio di essere ripetitivi: 1. Una eventuale legalizzazione dell’eutanasia non significa che lo Stato compila un elenco di persone da eliminare. 2. La scelta è affidata alle singole persone. 3. È totalitario, piuttosto, imporre a tutti di vivere anche quando non lo desiderano perché afflitti da una malattia inguaribile e dolorosa. 4. Il richiamo all’eugenetica è sbagliato da innumerevoli punti di vista. 5. Non si tratta di Morte di Stato, bensì di riconsegnare a ciascuno le decisioni relative alla propria vita, morte compresa. 6. Volontè sembra essersi fermato alle elementari o al periodo del servizio militare anteponendo il cognome al nome del suo oggetto polemico...)
Né il governo né lo stato possono arrogarsi il giudizio sulla vita umana. Ma evidentemente alla Turco interessa più blindare i suoi fan di sinistra estrema, dopo lo smacco al Senato sulla tossicodipendenza.
[Ricorda poi l’impegno del presidente del consiglio, Romano Prodi] a favore della vita umana fin dal concepimento [e lo sollecita a] vietare i fondi alla commissione eugenetica della Turco ed a richiamare la Bonino ai suoi doveri.
Bonino scioperi contro il fallimento della sua opera europea dopo la debacle delle direzioni e lasci perdere l’eutanasia. Bonino, Salvi e Marino dimostrano chiaramente di voler introdurre l’eutanasia. Morte di stato anticipata dalla Commissione Turco.
2 commenti:
Chi scrive male, pensa male. Questa semplice verità si manifesta in tutta la sua potenza negli articoletti di Volonté Luca - così si firmerebbe l'insigne bustocco - che, infatti, sono scritti col culo. (E mi spiace offendere, ché il culo è parte nobile nell'uomo, in ogni senso)
Una cosa interessante è che gli articoli di Volontè contengono quasi sempre errori di grammatica e refusi in quantità. Non importa quale sia il giornale che glieli pubblica: a quanto pare evitano sempre di metterci le mani. Reverenza per l'augusto personaggio? O disperazione?
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