giovedì 1 febbraio 2007

Demonizzazione

Su Avvenire di oggi (Giorgio Carbone, «Se si privatizza la richiesta di poter morire», 1 febbraio 2007, p. E2):

denominare l’eutanasia «diritto individuale a una morte dignitosa» fa parte di una precisa tattica: quella della semantica aberrante. Si ricorre a eufemismi ingannevoli e a espressioni innocenti per celare all’opinione pubblica la reale natura delle procedure e delle cose. E questo rimanda a colui che è bugiardo e omicida fin dal principio (Gv 8,44).
Di fronte a questo agitarsi epilettoide – te lo immagini quasi, il Carbone, con la schiuma alla bocca e gli occhi fuori dalle orbite, mentre compone sussultando il suo ignobile articoletto – verrebbe voglia di scrollare le spalle e di sorridere. Ma poi ti ricordi a quali mali non ha mai mancato di condurre il fanatismo di chi vede negli avversari il demonio incarnato, e il sorriso ti muore sulle labbra.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sembrate più epilettoidi voi, molto molto spesso!...

Lucia

Anonimo ha detto...

Concordo con te, Lucia, e ti invito a recitare per questi Signori di NECROETICA una sentita Ave Maria: chissà che Dio non abbia misericordia di loro e non intervenga per liberarli dagli spiriti di morte dei quali sono prigionieri. Il vangelo dice che al solo tocco di Gesù, gli ossessi guarivano: ma sono anche molto furbi, e da Gesù si tengono lontani !

Anonimo ha detto...

Un messaggio di solidarietà per Giuseppe: non dare retta a questi commenti allucinanti. Si sa che al fanatismo non c'è quasi mai rimedio.

Joe Silver ha detto...

Io invece propongo a Chiara e Giuseppe un nuovo tag [rosario] per marcare tutti quei post in cui i pii visitatori possano raccogliersi in preghiera ed esorcizzare il maligno che si annida nel blog.

Chiara Lalli ha detto...

Joe Silver, mi piace la tua proposta anzichenò.

Anonimo ha detto...

Trovo che l'idea di "marcare" con un tag gli interventi di alcune persone sia molto qualificante (nel senso che rivela la vera qualità del vs. blog), e suggerisce un'altra denominazione che pure vi sarebbe adatta: BioAuschwitz, perchè marcare e chiudere in un recinto gli altri rievoca tristi memorie di morte a chi ama e difende la vita con il sacrificio e l'impegno quotidiano. Quella che voi sostenete è l'etica "animale", l'etica della jungla, che in tutta la storia umana ha seminato solo errore, disperazione e morte.
Sono sinceramente dispiaciuto per voi, costretti ad alimentare un'etica così distorta e personale, per evitare di dover fare i conti con il vuoto interiore e la scarsa coscienza di se' che vi imprigiona nelle galere della "ragione" e del cinismo. Che il Signore che è Buono e, lui si, capace di Amore, vi protegga dai voi stessi risanando le vostre ferite interiori.

Joe Silver ha detto...

«Trovo che l'idea di "marcare" con un tag gli interventi di alcune persone sia molto qualificante (nel senso che rivela la vera qualità del vs. blog)»

Ma no! Non dicevo gli interventi dei visitatori... Intendevo: marcare alcuni post degli autori di Bioetica, per creare dei luoghi preferenziali di raccoglimento e di preghiera, non certo dei ghetti. Ognuno è libero di pregare dove vuole, naturalmente, ma in una cappelletta, davanti a un edicola, ci si sente più a proprio agio, no?


«Che il Signore che è Buono e, lui si, capace di Amore, vi protegga dai voi stessi risanando le vostre ferite interiori.»

Anche perché se non lo facesse non sarebbe tanto Buono.

(e qui la chiudo per non approfittare troppo della gentile ospitalità)

Anonimo ha detto...

Se Dio è onnipresente, lo puoi pregare in qualsiasi luogo, non serve certo un posto riservato !
Così come puoi proclamare la tua fede ovunque. Fatemi capire: siete contrari a tutte le religioni, o solo a quella dei cristiani perchè porta allo scoperto la carica di odio che vi portate appresso ?
Lo chiedo ai tenutari della casa, e a qualcuno degli abituali frequentatori.

Anonimo ha detto...

Salve, sono un'abituale frequentatrice che FA PARTE di una religione non-cristiana.

Contro il cristianesimo non ho nulla, solo non capisco perchè non posso seguire le direttive del mio culto e devo invece subire l'imposizione di quelle altrui. E' lesivo della mia libertà religiosa.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Cari commentatori, siete come al solito cortesemente pregati di scegliervi un identificativo, anche di fantasia. Dio è onniveggente, oltre che onnipresente, e saprà di certo riconoscere i suoi quando verrà il momento, ma noi non disponiamo di questa considerevole risorsa, e vorremmo essere certi di stare parlando da un commento all'altro con la stessa persona. Grazie!

Chiara Lalli ha detto...

Proprio sempre sempre onnipresente? A me ‘sta cosa m’ha sempre messo l’ansia. È persecutorio?
Quanto alla domanda, caro pastorello smarrito e anonimo, fa poca differenza la specificità della religione. È il pensiero religioso che non funziona. E se al pensiero religioso si aggiunge la pretesa di imporre “quel” pensiero come Verità Assoluta Universale Innegabile Inconfutabile Unica e Imperitura è facile, molto facile arrivare alle mostruosità che conosciamo e che sono state in parte elencate da Leilani in altro post. Rimane oscuro però un passaggio: perché e come la religione dei cristiani porterebbe la nostra carica di odio?

PS
Grazie per la consolazione rivolta al nostro vuoto interiore. Ma c'è chi preferisce il vuoto alle allucinazioni.

Chiara Lalli ha detto...

Mancava un pezzo:

Rimane oscuro però un passaggio: perché e come la religione dei cristiani porterebbe ALLO SCOPERTO la nostra carica di odio?

Anonimo ha detto...

Sono arrivato su questo blog per caso, digitando "bioetica" come chiave di ricerca. Pensavo di trovare un ambiente e degli interventi sostenuti da solida preparazione scientifica e adeguate conoscenze in materia di antropologia, sociologia, psicologia, medicina e quant'altro ritengo sia il minimo bagaglio necessario ad affrontare problemi di straordinaria importanza e serietà come quelli che un qualsiasi impegno "etico" impone (non solo quello cattolico). La scienza, quella vera, è una cosa molto seria e, guarda caso, spesso richiede un impegno gravoso, costante e paziente simile a quello di certi monaci. Molte scoperte scientifiche recenti e lontane provengono da università cattoliche e non, ma voi pare proprio non conosciate nessuna delle due categorie. Quì ho trovato solo la più abbietta delle superficialità (vivere e usare della ragione e delle proprie potenzialità per esplorare solo la superficie delle cose-n.d.r) , ed un unico e costante filo conduttore: l'attacco alla chiesa cattolica, a Dio in genere, e a qualsiasi religione. Scrivete bene sulla porta di ingresso chi siete, e state certi che chi possiede ancora un briciolo di buonsenso non verrà certo a leggere i vostri proclami deliranti. Se volete trattare di bioetica fatelo nel rispetto di tutti, con proposte motivate e articolate e sostenendo le vostre tesi con argomenti validi. Vi ringrazio per il "pastorello", che per i cristiani rappresenta un gran titolo d'onore, ma non me ne sento affatto degno. Per il nome mi firmo "nessuno", perchè questo sono, e comunque per voi va' bene così visto che dietro la scorza dei proclami etici nascondete una tale arroganza e presunzione, che ogni essere umano credo che per voi rappresenti "nessuno".
Per sottoporre tutte le vostre dichiarazioni ad una analisi di senso circa i contenuti non espressi, non bisogna scomodare il Creatore che in Cristo smaschera i veri motivi dell'agire, penso sia sufficiente uno studentello di psicologia di media caratura. Potete provare anche con il "fai da te": esistono parecchi manualetti in edizione economica che trattano del sarcasmo, del cinismo, dell'aggressività mascherata dietro le buone intenzioni.
nessuno

Giuseppe Regalzi ha detto...

Grazie, Nessuno, così va molto meglio (ricordati, per favore, di usare questo stesso nickname in tutti i tuoi eventuali commenti futuri).