Un simpatico pregiudizio. Ma... e se anche fosse? Perchè Andreotti non potrebbe avere ideali in comune con Papa Ratzinger? Solo gli altri possono avere ideali, valori, punti di riferimento? E solo gli altri (per esempio i verdi, i socialisti, i radicali) possono lottare per realizzarli? Questa solfa che ai cattolici è chiesto di non tradurre in pratica l'idea di bene e giustizia che li anima la chiamo discriminazione.
Io chiamo mancanza di senso della laicità dello stato il non capire che gli ideali e i valori religiosi non dovrebbero condizionare, tramite le leggi, anche la vita di chi non li condivide. Ma ormai ho sempre meno fiducia nel fatto che i credenti possano capirlo.
Massimo, io veramente pensavo a qualcosa di più gerarchico di una comunanza di ideali: Ratzinger (o Ruini) chiama, Andreotti risponde... E non mi dire che è un pregiudizio, visto che la stessa idea è venuta ad Assuntina Morresi. Del resto, che qualcosa di poco chiaro ci sia stato è dimostrato dal fatto che fino a pochi minuti prima della votazione il senatore a vita aveva preannunciato voto favorevole.
Inutile dire che questa sarebbe una violazione gravissima degli accordi concordatari (anche se non sarei sorpreso se tu ti producessi in una originale reinterpretazione dell'art. 7 della Costituzione, dalla quale risultasse che "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani" significa in realtà che lo Stato non può interferire con la Chiesa ma la Chiesa può fare tutto ciò che le aggrada allo Stato). Sfortunatamente (o fortunatamente, a seconda dei punti di vista) la cosa rimarrà indimostrabile: niente bersaglieri in Piazza San Pietro, per questa volta... :-)
Per il resto faccio mia la risposta di Joe Silver, e l'amara consapevolezza che gli integralisti non sono attrezzati intellettualmente per capire cosa significa laicità.
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3 commenti:
Un simpatico pregiudizio. Ma... e se anche fosse? Perchè Andreotti non potrebbe avere ideali in comune con Papa Ratzinger? Solo gli altri possono avere ideali, valori, punti di riferimento? E solo gli altri (per esempio i verdi, i socialisti, i radicali) possono lottare per realizzarli? Questa solfa che ai cattolici è chiesto di non tradurre in pratica l'idea di bene e giustizia che li anima la chiamo discriminazione.
Io chiamo mancanza di senso della laicità dello stato il non capire che gli ideali e i valori religiosi non dovrebbero condizionare, tramite le leggi, anche la vita di chi non li condivide. Ma ormai ho sempre meno fiducia nel fatto che i credenti possano capirlo.
Massimo, io veramente pensavo a qualcosa di più gerarchico di una comunanza di ideali: Ratzinger (o Ruini) chiama, Andreotti risponde... E non mi dire che è un pregiudizio, visto che la stessa idea è venuta ad Assuntina Morresi. Del resto, che qualcosa di poco chiaro ci sia stato è dimostrato dal fatto che fino a pochi minuti prima della votazione il senatore a vita aveva preannunciato voto favorevole.
Inutile dire che questa sarebbe una violazione gravissima degli accordi concordatari (anche se non sarei sorpreso se tu ti producessi in una originale reinterpretazione dell'art. 7 della Costituzione, dalla quale risultasse che "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani" significa in realtà che lo Stato non può interferire con la Chiesa ma la Chiesa può fare tutto ciò che le aggrada allo Stato). Sfortunatamente (o fortunatamente, a seconda dei punti di vista) la cosa rimarrà indimostrabile: niente bersaglieri in Piazza San Pietro, per questa volta... :-)
Per il resto faccio mia la risposta di Joe Silver, e l'amara consapevolezza che gli integralisti non sono attrezzati intellettualmente per capire cosa significa laicità.
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