Così il ministro Livia Turco commenta la possibilità per le donne di vendere ovuli a scopo di ricerca (Turco: vendita ovuli è mercificazione corpo, Ansa, 19 febbraio 2007):
È mercificazione, un orrore, serve un limite alla scienza.(I corsivi sono miei.)
Capisco le ragioni della scienza ma il fine non giustifica i mezzi. Qui siamo oltre il dibattito sulla liceità di sperimentare o no sugli embrioni. L’incentivo a vendere le ovaie introduce un elemento, la mercificazione del corpo umano che mi spaventa. Credo che la società debba porre limiti e opporsi al commercio e alla manipolazione di parti del corpo.
Sono molto sensibile alle sorti della ricerca e in Italia ci stiamo attivando nella giusta direzione incentivando la ricerca sulle cellule staminali adulte, un campo ancora inesplorato e potenzialmente molto fertile.
(Sull’uso degli embrioni sovrannumerari): Occorre affrontare con meno ipocrisia il problema. Forse è su questi che potrebbe essere applicata la ricerca. Se il loro destino è lasciarli deperire e buttarli via allora è meglio utilizzarli a fin di bene.
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