giovedì 8 febbraio 2007

Abbozziamo?

Il testo della bozza sui conviventi uscita questo pomeriggio dal Consiglio dei Ministri è disponibile sul sito della Stampa. Nove anni per concorrere all’eredità del convivente defunto; per i termini della pensione di reversibilità, a quanto capisco, si è rimandata ogni decisione a un riordino della normativa. Surreale la comunicazione a mezzo raccomandata (con ricevuta di ritorno...) al partner per informarlo che lo si è iscritto all’anagrafe come proprio convivente.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ha un suo perchè.
Girando per blog l'ho scoperto anche io.

"Se nella proposta si dirà che i due partner devono
presentarsi congiuntamente all'anagrafe non siamo d'accordo». E' quanto
afferma lasenatrice Paola Binetti in una intervista a Famiglia Cristiana,
aggiungendo: «sembra una cosa da niente e invece definisce un rituale, dove
l'ufficiale dell'anagrafe prende atto della volontà di convivere. E questo
rappresenta qualcosa di assolutamente analogo, anzi un facsimile del
matrimonio civile e ne diventa una brutta copia». E allora come ci si
registra insieme senza presentarsi in due? La via d'uscita la suggerisce la
stessa senatrice: «Prevedere la stessa procedura prevista per le carte
d'identità. Uno si presenta allo sportello e risponde alle domande: altezza,
occhi, etc. Una modalità che potrà essere valida anche per le coppie
omosessuali e, quando si dichiara la convivenza, non si dice con chi."

mi sento un tale senso di schifo addosso per l'appartenere alla stessa specie di questa "cosa" (non si dice chi, eh) che a malapena riesco a parlare.

Quanto ai nove anni non mi pronuncio.

Anonimo ha detto...

Sarà permessa una cerimonia per celebrare l'evento, o ci si dovrà nascondere, per non dare troppo nell'occhio? O magari sarà possibile festeggiare, sì, ma uno in una stanza e l'altro nell'altra, non sia mai che qualcuno pensi che la cosa abbia una qualche parvanza di " MATRIMONIO", Dio ce bne scampi e liberi?

Vergognoso.

Metilparaben ha detto...

Un esempio di applicazione della norma.

Anonimo ha detto...

Un PACS dovrebbe essere un patto che due (o più) persone possono di comune accordo sottoscrivere. Non può essere un'imposizione.

Chi vuole vivere al di fuori di ogni vincolo deve poterlo fare senza essere assoggettato ad obblighi come questa mostruosità di ddl vorrebbe.

L'idea della raccomandata è semplicemente folle. Come può qualcuno registrarsi come convivente e pretendere qualcosa da
un'altra persona se questa persona
non è d'accordo?

Viva i PACS, abbasso questo schifo.

Joe Silver ha detto...

mj, io dico sì ai festeggiamenti, ma con delle regole. Gli inviti vanno inoltrati in carta bollata, gli invitati dovranno presentarsi in maniera dilazionata all'ufficio anagrafe (mai tutti assieme) firmando i bigliettini di auguri e rilasciando il recapito per ricevere le bomboniere a casa propria. Mai e poi mai saranno ammessi canti e festeggiamenti all'interno degli edifici pubblici e negli spazi immediatamente antistanti l'ufficio anagrafe.