Dalle Ultimissime dello UAAR, Polonia: Dio non la vuole! Al bando la pillola, 16 febbraio 2007.
La contraccezione non piace alla destra polacca che ha deciso di mettere al bando condom e pillola. Il motivo di tanta avversione? “La famiglia polacca è in pericolo! Nel nostro Paese nascono pochi bambini”, sono queste le parole con cui la deputata cattolica, Anna Sobecka, ha accompagnato la presentazione dell’iniziativa. Per incoraggiare le nascite la rappresentante del Sejm, la Camera dei deputati di Varsavia, vorrebbero far mettere al bando pillola e preservativo che secondo la destra nazional conservatrice sarebbero tra le cause della bassa natalità registrata negli ultimi anni in Polonia.(I corsivi sono miei. Quella nella foto è Anna Sobecka. Evito di fare commenti schifosamente maschilisti, ma ne ho la tentazione. Quasi irresistibile.)
La Sobecka sta da tempo lavorando a un programma di sostegno alla famiglia (Liga pro familia) insieme a un paio di colleghi dell’ala più consevatrice del Parlamento e alla collega Marina Pjlka, appartenente al primo partito del paese, Diritto e Giustizia (Pis), del neoeletto presidente Lech Kaczynski. Tra le varie proposte c’è anche quella di limitare per via legislativa l’utilizzo degli anticoncezionali. Ma non è tutto, perchè i deputati cattolici non si sono fermati alla proposta di legge. I rappresentanti del programma a sostegno della famiglia hanno anche dato vita a un’allarmante campagna anticondom sostenendo la tesi che la contraccezione rende sterili. Per sensibilizzare la popolazione del paese sull’argomento, i parlamentari pro famiglia si sono spinti fin al punto di proporre di far stampare scritte persuasive sulle confezioni dei preservativi e delle pillole anticoncezionali.
Significa che le scatole dei profilattici polacchi presto potrebbero essere accompagnate da frasi come: “La contraccezione danneggia la vostra salute”, proprio sul modello di quanto è stato fatto con i pacchetti di sigarette nei paesi europei per arginare i danni provocati dal fumo. Inoltre il gruppo di parlamentari sta lavorando ad alcune campagne in televisione e radio che hanno l’obiettivo di richiamare l’attenzione dei più giovani sul pericolo della contraccezione.
“È ora di mettere la parola fine al grande silenzio che è sceso sull’argomento”, dichiara la Pjlka. Secondo la parlamentare i giovani polacchi sanno troppo poco sui rischi che corrono quando usano il preservativo. Il ministero della Salute non si è dimostrato distaccato rispetto all’argomento. Le prime prese di posizione del ministero si sono orientate sulla posizione che l’uso dei contraccettivi non sarebbe del tutto innocuo. Contro la limitazione dell’utilizzo di anticoncezionali si è espressa invece un’altra rappresentante della stessa corrente politica, Joanna Kluzik-Rostkowska, che ha fatto notare come sia necessario permettere l’uso di strumenti che possano prevenire la gravidanza se si vuole limitare il numero degli aborti clandestini in crescita nel paese.
4 commenti:
no, non è possibile. Guarda cosa si inventa la deputata Sobecka pur di avere alcuni voti da parte di quei, spero, pochissimi bigotti suoi concittadini: la contraccezione rende sterili!!!
E giustifica questa malsana affermazione dicendo che la famiglia polacca è in pericolo, nascono pochi figli.
Perchè invece di assalire come unico responsabile della diminuizione delle nascite in Polonia non propone una legislazione più attenta alle mille e mille problematiche delle famiglie polacche che già in due non ce la fanno a tirare a vivere, figuriamoci in tre o quattro?
Situazione comunque molto simile al nostro civilissimo paese!!!
La tizia assomiglia stranamente a Fioroni :S
"i giovani polacchi sanno troppo poco sui rischi che corrono quando usano il preservativo"
... perchè invece gonorrea, sifilide, clamidia, epatite b, aids sono tutti rischi di poco conto vero?
Per non parlare delle gravidanze indesiderate.
Ma dove ha la testa certa gente?
Sulla contraccezione che rende sterili poi non commento neanche.
E' davanti a queste notizie che mi rallegro di essere andata a vivere in un Paese dove la pillola (se si acquista il generico, con ricetta - che ti fa qualunque medico, ché è il suo lavoro di utilità pubblica) è *gratis*.
Della Polonia ricordo ancora una gita scolastica in cui l'antisemitismo diffuso e aperto lasciava schifati anche i miei compagni - gente che si considerava di destra e non disdegnava le barzellette sugli ebrei, studenti ricchi di un liceo del centro di Milano - non esattamente il circolo antifascista di Livorno: ed erano di sale davanti alle professoresse locali che ad Auschwitz dicevano "ah, che noia gli ebrei".
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