giovedì 8 febbraio 2007

Idiota dice il test


Confesso la mia ignoranza in poesia. E prima di ieri sera (mi vergogno un po’) non conoscevo l’esistenza di Davide Rondoni, illustre nostrano poeta.
Nella mia meschinità tento di rimediare alla voragine di imperizia e lo cerco su Google. Ecco il suo sito. E le sue lucenti parole poetiche calmano il mio animo esacerbato. Scegliere la più bella è un’ardua impresa. Ogni scelta è una rinuncia, ogni scelta è un tradimento verso il non scelto.
Magari potremmo fare una rubrica permanente. E allora questa sarà soltanto la prima poesia, e non la prescelta a detrimento delle altre.

Scopro anche che non solo è poeta, ma saggista, narratore, teatrante. E molto altro ce lo racconta lui in “Per presentarmi”.
Della nonna Bruna dice “gran madre” (vabbeh, è un poeta, usa francesismi). E poi: “Ho iniziato a scrivere poesie a 8 anni. Non mi sono ancora fermato”.
“Era inverno, venne il primo verso: ‘Ecco arriva l’inverno/ i bambini accendono il termo’. Grande”. (Se lo dice da solo. È un poeta.)
“Ora la mia casa è a Bologna, città bella e difficile, autoritaria come una cicciona non più brillante e non più molto tonica. Ma bella, comunque. Giro molto, anche lontano. Se è ‘molto lontano’ prendo l’aereo. Ma faccio molti chilometri in automobile.
Un filologo o un critico di professione forse potrebbe tirare richiami intratestuali. Io ho continuato a tirare il fiato da non so dove, da quale pozza buia di aria gratis”.

Ma bando alle chiacchiere, ecco la poesia.

Incinta dice il test
Non chiamarlo, si dilegua
nella sua incoscienza paterna
è già una parte del tuo ricordo
svanisce come l’odore di bruciato,
un fetore, un conato di vomito,
la cena indigesta, è già una ruga
sul tuo volto, coperta
da uno strato di trucco.

È un gonfiore
che ha profusione di vento,
inebria come una cantilena
che ti addormenta e ti culla nel sonno.
Mio amante traditore e pieno di promesse,
la sua impostura ha segnato il cuore,
amara rimembranza di una
incontro fugace. La felicità
è il passato, la ripiega all’incubazione.

La versione vera è qui dopo Bartolomeo e Adieu II (non ho ancora deciso quale faccia più schifo tra le due versioni; il fatto che il Poeta si prenda sul serio va a suo svantaggio...)

Invece quella dell’inverno/termo era proprio sua.

(Per la fotocomposizione grazie ad Alessandro Capriccioli)

3 commenti:

Joe Silver ha detto...

D'ora in avanti Rondoni sarà l'uomo con capace di esprimere due pensieri: con il sigaro e senza il sigaro.

Comunque anche Campanini ha fatto il suo bel figurone, quando ha tirato fuori il suo "esperimento mentale": «Se per assurdo tutti scegliessero la convivenza omosessuale la popolazione italiana si estinguerebbe...».

Questo entra di diritto nella top ten del premio Calderoli.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Peccato che nessuno gli abbia fatto notare che se per assurdo gli Italiani scegliessero di farsi tutti preti o monache, anche in questo caso la popolazione si estinguerebbe. Mi chiedo che cosa avrebbe risposto...

Anonimo ha detto...

Tempo fa a un reading avevo conosciuto un poeta, chiaramente cattolico, che mi aveva parlato di Davide Rondoni. Io non sapevo chi fosse, ho cercato anch'io su Google. Alcune poesie secondo me non sono male (alcune, però), ne ospitai anche una sul mio blog.
Dopo averlo sentito l'altra sera in tv mi sono vergognata. Non era di una saccenza terrificante? Tra l'altro, mi sono distratta un attimo, ma se non sbaglio ha anche dato del "figlio di buona donna" all'autore di un servizio, mi pare...