domenica 4 febbraio 2007

Pacs: automobili progettate per non durare

Nella sezione Famiglia di Avvenire trovo l’ennesima invettiva sui Pacs, sebbene si chiami “obiezione” (L’obiezione. Lo Stato protegga i legami stabili, 26 gennaio 2007, di Giacomo Samek Lodovici).
Ogni parola è incantevole, ma il passaggio che mi seduce è:

Il matrimonio è una forma di relazione che ha un valore pubblico e il diritto riconosce che l’unione familiare ha un significato sociale, in quanto, anche se i coniugi si amassero poco, assicura la continuazione di una società e la migliore protezione dei figli.
Cercando qua e là “Giacomo Samek Lodovici” mi imbatto in un articolo meritorio di attenzione, pubblicato dal nostro con il titolo No ai Pacs, in nome della laicità, su Il Timone in data 11 dicembre 2006.
Poi non dite che non ci aveva messo in guardia.
L’articolo inizia con un “Dunque, (virgola)” che mi fa venire in mente tutte le buone regole di scrittura che i tanti insegnanti hanno provato a inculcarci nel corso degli anni – evidentemente senza successo.
Ma il fallimento pedagogico si dimentica presto.
Samek Lodovici (posso chiamarti “Giacomo” che è più facile?) inizia dalla fine. Rovinerebbe un romanzo giallo anticipando il finale; ma qui si scrive di questioni serie e non di maggiordomi assassini. Perciò Giacomo ti avverte subito che quanto deve dimostrare è il rifiuto di
una qualsiasi equiparazione tra il matrimonio e queste forme di unione. Non è una questione di fede, basta essere “laici” per sostenerlo.
Infatti, lo Stato deve incentivare quelle forme di vita che contribuiscono al bene comune ed il maggior contributo consiste nella procreazione e nell’educazione dei figli, che assicurano la sopravvivenza di una società. Ora, il contesto più propizio per la nascita, la crescita e l’educazione di un uomo è una relazione interpersonale stabile.
Oh, oh. Quante sicurezze apodittiche! Quante verità indiscutibili!
Giacomo poi si affida agli studi per dimostrare che i non sposati sono fedifraghi e infedeli. Trascuro per ora gli studi citati da Giacomo e tutti gli altri studi che non ha citato perché sono attratta da un altro argomento: le unioni omosessuali.
Venendo alle unioni omosessuali, esse non possono contribuire alla continuazione della società mediante la procreazione. Possono farlo adottando dei bambini? Ciò vorrebbe dire quanto meno, privare volutamente dei bambini della figura paterna/materna. I dati finora a disposizione indicano che i bambini affidati a queste coppie hanno una propensione molto più alta a soffrire di disturbi psicologici, ad avere poca autostima, alla tossicodipendenza e ad autolesionarsi, almeno per i seguenti tre motivi. Primo: l’assenza della figura materna/paterna. Secondo: la fragilità dei rapporti omosessuali, molto più brevi dei matrimoni, con o senza figli. D. McWirther e A. Mattison, due ricercatori gay, hanno esaminato 156 coppie omosessuali: solo 7 di queste avevano avuto una relazione esclusiva, ma nessuna era durata più di 5 anni. Inoltre, un’indagine su 150 omosessuali ha mostrato che il 65% già a 40 anni aveva avuto più di 100 partner. Terzo: da altre ricerche si vede che gli omosessuali hanno una probabilità superiore di soffrire di problemi psicologici.
Esilarante la postilla, buttata lì con noncuranza da Giacomo, ai due ricercatori (sono gay, non potete sospettarli di inquinare i risultati). Ma soprattutto le inferenze di Giacomo dai dati presenti in The Male Couple (pubblicato nel 1984 e relativi a coppie di San Diego): non sei un buon genitore se hai molti rapporti omosessuali e se non hai un rapporto esclusivo; non sei un buon genitore se hai la sfiga di essere da solo (perché sei vedovo o perché sei stato mollato); non sei un buon genitore se hai un rapporto fragile; non sei un buon genitore se soffri di disturbi psicologici.
Risultato: sono proprio pochi i buoni genitori (ovvero quelli che non hanno nessuna delle quattro piaghe suddette).
Non so a quali studi si riferisce Giacomo per affermare che “i bambini affidati a queste coppie hanno una propensione molto più alta a soffrire di disturbi psicologici, ad avere poca autostima, alla tossicodipendenza e ad autolesionarsi”. Ma esistono studi che affermano il contrario di quanto Giacomo dice. Per fare solo un esempio, (How) Does the Sexual Orientation of Parents Matter?, 2001, Judith Stacey e Timothy J. Biblarz, “American Sociological Review”, 2001, Vol. 66, pp. 59-183.
Ma è necessario leggere con attenzione studi e numeri. Altrimenti si inciampa in qualche inferenza affrettata...
Giacomo chiude con una metafora strabiliante e un monito terrorizzante. In mezzo una ulteriore dimostrazione della fallacia dei Pacs addirittura proveniente dalla Antropologia Culturale. Però.
I matrimoni sono come automobili progettate per funzionare per tutta la vita e possono rompersi, ma gli altri tipi di unione sono come automobili progettate per funzionare solo per un certo periodo, dopo il quale si rompono quasi sempre: il vincolo giuridico matrimoniale ed il diverso atteggiamento dei coniugi rafforzano l’impegno.
Ancora, l’antropologia culturale mostra che la ritualizzazione (per esempio la cerimonia nuziale) di un impegno accresce la capacità di rispettarlo.
Infine, i coniugi assumono i doveri di coabitazione, di curarsi reciprocamente, di contribuire ai bisogni della famiglia, di versare gli alimenti in caso di separazione o divorzio, ecc. Se il governo attribuirà ai conviventi i diritti dei coniugi, ma non gli stessi doveri, i coniugi saranno discriminati.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"i bambini affidati a queste coppie hanno una propensione molto più alta [...] alla tossicodipendenza e ad autolesionarsi"

sono rimasta basita.
Non ci sono parole per descrivere quanto certe persone mi facciano, dal profondo dell'anima, schifo.

harrytuttle ha detto...

"l’antropologia culturale mostra che la ritualizzazione (per esempio la cerimonia nuziale) di un impegno accresce la capacità di rispettarlo."

se il problema e' la stabilita delle coppie omosessuali allora dovrebbe essere favorevole al matrimonio omosessuale... no eh?

Anonimo ha detto...

I VERI MOTIVI DELLA CHIESA CONTRO I DICO:

Allora, la Chiesa in europa non conta quasi nulla. Tutti i paesi europei hanno i Pacs, e tutti hanno abolito l'ora di religione, intesa come indottrinamento cattolico. Nelle scuole è stata sostituita con STORIA DELLE RELIGIONI, e in spagna con EDUCAZIONE CIVICA. I matrimoni in chiesa sono in discesa libera.
Nel Mondo, per motivi storici, la chiesa conta poco o nulla. Quindi l'unica (purtroppo per noi italiani)
roccaforte, per il Vaticano è l'Italia. Questo è il motivo di fondo dell intromissione anticoncordato che la Chiesa sta facendo in questi giorni. Il braccio politico della Chiesa, appunto al CEI, sta operando ben oltre quanto consentito nel ns stato laico, predende di fare le leggi civili. Consideriamo che i Vescovi sono elettori, e che elettori!!, in grado di spostare un bel po' di voti a destra/sinistra. Quindi ogni parte VATICANO/PARLAMENTARI si fanno i loro conti della serva per il POTERE. Sono convinto che i Parlamentari che si oppongono ai PACS/DICO non sono contrari per Principio, ma fanno solo il conto elettorale. Infatti il vaticano, ha materia di ricatto proprio in questo. E questo fatto è storia, non opinioni, RIPETO E' STORIA, pensate ai 50 anni di monopolio della democrazia cristiana. Infine la parte consistente dei non cattolici (fra atei e altre religioni), non è affatto rispettata, in quanto la Chiesa vuole violentemente IMPORRE TUTTO A TUTTI.Se il governo, si piegherà ai giochi ecclesiastici, oltre al non riconoscimento di un milione e mezzo di cittadini e alla loro non tutela, (i dati ISTAT dicono 500 coppie di conviventi, ma è falso poichè non tiene conto delle coppie omosessuali)avremmo seri problemi con la comunità europea che già a settembre 2003, ha dato il suo parere sull'adeguamemnto di tutti i paesi dell'unione ai Pacs. Nella prospettiva di un referendum, i sondaggi contano quasim il 70% di CATTOLICI a favore dei DICO.

Anonimo ha detto...

ragazzi .... mi pare che stiate polticizzando la questione ... che invece e' da trattare in termini di amore e anche se si vuole di antropologia...
se meschinamente ci si riduce a parlare di eredita' e di soldi allora friggetevi tutti... ma mi pare che tal giacomo volesse parlare dell'uomo, della sua natura, infine anche dell'amore.
nessuno vuole costringere alcuno a sposarsi, ne' imporre nulla. forse la statistiche non servono a questo riguardo... guardate piuttosto voi stessi e cercate di capire se potete fare qualcosa che sia di garanzia per tutta la vita al vostro amore (se ne avete uno). L'amore umano non dura o ha comunque degli sbalzi, tutto cio' che e' umano finisce, nessuno puo' dare garanzia nemmeno del suo amore per l'altro... guardiamoci in faccia! e finiamola di parlare del POTERE del vaticano!
Il primo miracolo Gesu' Cristo l'ha compito a delle nozze. "non avevano piu' vino".... il vino rappresenta la festa la gioia l'amore ... .ed era gia' finito il giorno stesso delle nozze.... chiediamo a Lui continuamente di trasformare la nostra acqua in vino!
se ci volete credere ... e' la vostra occasione... altrimenti continuate pure ad arrugginirvi con l'acqua! buona giornata a tutti!