sabato 3 febbraio 2007

Caro Pacs, ti scrivo

È datata, ma solo cronologicamente perché senza dubbio i protagonisti non hanno cambiato idea e perché altri oggi ne appoggerebbero il contenuto.
Chi scrive è Massimo Colombo, Collegio regionale di garanzia Prc Liguria, Direttivo circolo Prc Albenga. Sono le sei del pomeriggio dello scorso 11 dicembre.
L’argomento si capisce dal titolo della lettera, Da un esponente di Rifondazione un’opinione personale sui PACS, inviata a “Il Vostro Giornale”, quotidiano di informazione della provincia di Savona.

Come dirigente regionale di un Partito di Sinistra e specialmente come cattolico praticante in questi ultimi tempi sono molto a disagio sui temi riguardanti i PACS che alcuni esponenti del centrosinistra si ostinano a voler portare avanti, nonostante vi siano problemi ben più urgenti da risolvere per il bene del Paese. Ritengo purtroppo che vi sia una ondata di anticlericalismo (non solo nell’Unione), che fa solo del male alla nostra società e che a tutti i costi vuole nascondere le radici che accomunano l’Europa. Voglio chiarire che la mia posizione personale è completamente a favore di quanto dice la Chiesa Cattolica e che al contrario del Ministro Turco non ritengo ingerenze le posizioni della Chiesa, ma spunti di seria riflessione. Tengo a precisare inoltre che anche altre religioni e confessioni sono contrarie ai PACS, ma nessuno questo lo vuole far notare... Auspico che per il bene della Famiglia come fondamenta della nostra società, si evitino le confusioni che stanno minando la nostra società stessa, nella quale le nuove generazioni stanno crescendo senza più veri punti di riferimento e con troppi esempi negativi (la violenza, il bullismo e i danni nelle scuole ne sono un esempio). So che queste mie parole a molti non piaceranno, ma è giusto che ognuno possa dire liberamente come la pensa. Il S. Natale del Signore ci illumini e il Santo Padre guidi sempre la Chiesa sulla retta via tracciata da Dio.
Già la lettera è fulminante. Non so decidere se sia più geniale il richiamo all’ordine sulle questioni più urgenti o il suggerimento che tra gli esempi negativi (la violenza, il bullismo e i danni nelle scuole) rientrino anche i Pacs come terroristi della famiglia. Parlare del centrosinistra come di una coalizione politica avanzata e rivoluzionaria, poi, è davvero esilarante. È comico.
Tuttavia i commenti alla missiva di Colombo, difficile da credere, superano il maestro.
Ne riporto un paio (non posso garantire la assoluta certezza che chi ha stilato il commento sia esattamente il nome che ha usato. Posso solo garantire, ad esempio, che esiste un Roberto Nicolick che è consigliere provinciale della Lega Nord).
Roberto Nicolick, Consigliere provinciale Lega Nord (11 Dicembre 2006 alle 22:48)
Non voglio entrare nel merito della fede che professo, essendo questa un fatto puramente ristretto alla mia sfera personale e privata, ma se un governo, di qualsiasi colore politico, vuole imporre alla ribalta legislativa e fiscale un fatto privato come le unioni di fatto, allora penso che sia il caso di esprimere una ferma e decisa contrarietà. […] Mi stupisco dello stupore di alcuni cosiddetti benpensanti che vorrebbero imbavagliare un papa e i suoi cardinali, tacciandoli di pesanti ingerenze politiche solo perché hanno espresso opinioni autorevoli e per giunta da una sede prestigiosa.
Guido Lugani, Coordinatore di Forza Italia Giovani Albenga (12 Dicembre 2006 alle 02:51)
I PACS sono patti di puro egoismo personale, che vogliono permettere tutto e il contrario di tutto. Credo che il paese abbia altri problemi ma purtroppo qualcuno ha fatto eleggere LUXURIA e GRILLINI in Parlamento e adesso gli devono dare il “contentino”.
Credo che i politici possano riflette sulla possibilità di allargare le libertà civili di ogni persona, ma legiferare i PACS sarebbe mettere la parola fine sul significato di famiglia.
Comunque credo che il problema è serio e possa essere affrontato ma sicuramente non adesso, proprio quando ci vogliono appioppare questa Finanziaria!!!
Mi compiaccio delle parole del Sign. Colombo, complimenti bella prova di onestà intellettuale.
Ho corretto gli errori di ortografia in tutti e tre gli interventi.
Sui commenti ho poco altro da aggiungere.
Soltanto, caro Lugani, che tutto comprende anche il suo contrario. Avrebbe risparmiato 5 parole. Magari per ribadire con foga: “I Pacs fanno davvero schifo!”.

Aggiornamento
Su segnalazione di lik, riporto la risposta di Marco Ravera,
 Segretario provinciale PRC
 Savona (28 Dicembre 2006):
I PACS non si toccano
Dura presa di posizione del Segretario provinciale alle dichiarazioni di un iscritto al PRC contro i “Patti civili di solidarietà”.
Dopo le imbarazzanti dichiarazioni sul Presidente della Provincia Marco Bertolotto, Massimo Colombo componente del Collegio regionale di garanzia del PRC, che è bene sottolinearlo si occupa principalmente di verificare i bilanci ed i conti consuntivi del partito ed è quindi un po’ una forzatura autodefinirsi “dirigente regionale”, espone maldestramente anche la sua posizione sui cosiddetti PACS.
Una posizione integralista in netta contrapposizione a quella del partito, e a mio modo di vedere lesiva della immagine pubblica del PRC, su un argomento non certo marginale come quello dei diritti. Non certo un tema “lasciato” alla libertà di coscienza. La difesa e la conquista dei diritti in ogni ambito rappresentano un punto centrale della politica di Rifondazione Comunista. Non capisco perché il nostro partito dovrebbe lottare per il diritto allo studio, per il diritto alla casa, per il diritto al lavoro, per il diritto alla pensione, ma dovrebbe fermarsi di fronte ai più elementari diritti delle persone.
Per questo anche i PACS rappresentano una priorità al pari della lotta alla precarietà, della lotta per il diritto alla casa, della lotta per la difesa delle pensioni, ecc...
Un’ultima considerazione. Rifondazione Comunista è contro ogni forma di integralismo. Religioso e non. Stando ai sondaggio più della metà della popolazione italiana che si professa di fede cattolica è favorevole ai PACS (68,7% secondo un’indagine Eurispes). Quindi Colombo con le sue dichiarazioni si colloca non tra le fila del cattolicesimo democratico, del cattolicesimo “progressista” (se mi si passa il termine), ma dell’integralismo cattolico quello che, per ultimo, ha negato i funerali a Pier Giorgio Welby.
Nei prossimi giorni Colombo verrà convocato. A prescindere dalle ortodosse posizioni personali, firmate tuttavia con gli “incarichi” di partito, è opportuno chiarire con il diretto interessato se egli si sente ancora parte di un partito che difende tutti i diritti oppure no.
Tuttavia, ad essere preoccupante, oltre alla giovane età di Colombo (31 anni, come lik segnala), è il fatto che le presunte e deliranti ragioni per opporsi ai Pacs adottate da Colombo si trovino sulla bocca di molti.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

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mi fai compagnia chiara?

Chiara Lalli ha detto...

Vado a fare la valigia.

Francesco M.Vercillo ha detto...

Mi sono dato 5 anni, spero di farcela, vorrei anche io raggiungere un posto migliore della nostra cattolicissima e religiosissima, (solo a parole) Italia.

Anonimo ha detto...

E' partita la macchina organizzativa per promuovere il Referendum popolare propositivo a favore dei pacs. I cittadini ed elettori su un tema così importante devono potere esprimere la loro posizione.