martedì 13 febbraio 2007

Dal punto di vista di un marziano

Che potrebbe significare che Luca Volontè è il marziano.
Oppure è solo la prima parte di una frase.
Dal punto di vista di un marziano bisognerebbe invocare l’articolo 34 della legge 180.

«L’anticattolicesimo nuovo collante dell’Unione», di Luca Volontè *, Il Tempo, 11 febbraio 2007:

NÉ Repubblica, né l’Unione possono pretendere di essere Dio. Da che parte sta Dio? Il partito di Repubblica, prima il direttore Ezio Mauro, poi Merlo e Scoppola, con contorno di Zagrebelsky hanno provocatoriamente e «bestemmiando» affermato che il Dio cristiano ci perde se sta a destra. Vero, verissimo tanto da essere totalmente falso. Dio, colui che è il Mistero, è Altro in tutte le religioni. Figuriamoci per la fede cristiana cattolica. Altro, sopra, intorno, più in là, eppure «si fece carne e rimane tra noi». Questo lo sanno bene i tipi di Repubblica, mica sono tonti. Allora perché la provocazione, in larga parte ambigua e maligna nei confronti della Cei, del Papa e di Ruini? Partiamo da due semplici fatti: l’origine e l’effetto del messaggio intimidatorio apparso mercoledi su Repubblica. L’origine si trova in quella indigeribile sconfitta al referendum del 2005, in quella batosta alla deriva libertaria e laicista che pretendeva di porre la parola fine alla presenza pubblica della Chiesa. Qui troviamo i germi della fine del partito di Repubblica. Le reazioni con alcuni editoriali di Scalfari sulla legittimità di essere cattolici e cristiani senza Chiesa, accompagnati dalle dure invettive di Merlo su Ruini hanno da allora segnato la «nuova strada»: fare della Chiesa un orpello inutile, sostituire il Vangelo con il libro di Augias su Gesù, lasciare a Scalfari il posto di nuovo detentore della dottrina. Cristo senza Chiesa, l’Avvenimento senza l’umana compagnia, significa semplicemente non credere a Gesù Cristo. Essere cattolici e non seguire il Catechismo o le note dottrinali, semplicemente significa fare del cattolicesimo un qualunque «vitello d’oro» per il «comò» di casa. L’esito? Lo stesso giorno dell’editoriale di Ezio Mauro, Dario Franceschini raccoglie la firma di 60 margherite, pro pacs gay. Spiazza Rutelli che viene invitato da Prodi a cena e firma la resa incondizionata. La gran parte degli ex popolari staranno nel PD da soli, gaudenti e sotto il giogo di DS e Prodi. L’approvazione prima della partenza per l’India del ddl progaypacs, è solo l’ultima soddisfazione che il cattolico adulto si vuol prendere. «Io faccio così, voi dite pure quel che volete, me ne frego!». Insomma, Prodi che sugli embrioni aveva sacrificato la propria coscienza per preparare la sua leadership, non poteva che sacrificare la famiglia per mantenerla. Noi stiamo con i ventidue milioni di famiglie discriminate, vuoi vedere che alla fine vinciamo? Dio da che parte sta? «Maschio e femmina li creò»...Se il partito di Repubblica, Fassino, Rutelli, Prodi, Franceschini andasse a Messa ogni tanto avrebbe trovato motivo di riflessione nelle letture di questo periodo: la Genesi. Ma no, anche quando ci vanno dimenticano di ascoltare quello che si legge della Parola di Dio e dei Vangeli, figuriamoci se ascoltassero gli apostoli. Repubblica vuole dare un nuovo fondamento, un novella collante alla coalizione di Prodi: l’anticattolicesimo. Per far questo c’è solo una possibilità: abolire la laicità dello Stato, eliminare la separazione tra Stato e Chiesa. Questo è l’obiettivo vero. Perciò si attacca a testa bassa, con argomenti del peggior giacobinismo rivoluzionario e sanguinario, la Chiesa per ogni sospiro che fà. Non si oppone al richiamo dei vescovi e del Papa un ragionamento, un argomentare, ma solo una insolente e intollerante invettiva: «Taci!». Così lo Stato non solo non rispetta la società ma vuole essere lui stesso ad assorbire in Cesare, Dio. Stato che vuole con l’aiuto di alcuni prezzolati manutengoli, divenire l’unico agente dei valori e censore delle fedi. Un pericolo assoluto per la democrazia italiana, che in tutto questo ci stia anche il deisiderio dell’Unione di decidere il prossimo Presidente della Cei, è solo una conferma della barbarie pericolosa in cui stiamo vivendo.
* Capogruppo Udc alla Camera

(Gli errori ortografici sono di Luca Volontè. Io non posso intervenire sul Verbo.)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei vedere voi a immettere il testo schiacciando i tasti con una matita tenuta tra i denti perchè un particolare indumento vi impedisce di utilizzare le braccia! E gli errori scappano.

Comunque la prossima volta è meglio se c'è anche la traduzione: così, lo dico bonariamente, si capisce veramente poco…

Anonimo ha detto...

ma quanto cavolate dice quest'uomo?? Attento volontè, citare il vangelo è pericoloso! leggitelo bene e guarda in quanti passi dice l'esatto contrario della politica dei partiti di destra (per esempio riguardo all'immigrazione e alla guerra)!

Anonimo ha detto...

Wow, una "Volonteide" tutta per noi! finalmente saremo tutti edificati e redenti!
Ho profittato di un mio post sul nostro Eroe per condividere al scoperta di questo blog... grazie del bel lavoro che fate...

Giuseppe Regalzi ha detto...

Grazie a te!